Codroipo, Scuola, Arte e spettacoli

Buon compleanno Palio teatrale: 25 anni sui palchi

di Redazione Web

Il Palio Teatrale Studentesco “Città di Codroipo” ha compiuto venticinque anni! Così, l'edizione 2016 andata in scena sulle tavole del palcoscenico del Teatro Benois De Cecco di Codroipo dal 9 al 25 maggio, è finita con una grande festa di compleanno, durante la quale non è mancato il taglio della torta (offerta dalla Compagnie Teatrâl Agnul di Spere) che ha chiuso la cerimonia di premiazione svoltasi nella Sala Consiliare del Municipio di Codroipo venerdì 27 maggio. Sono state dieci le serate di spettacolo, con una media di 150 spettatori a serata e due “tutto esaurito”, per dieci compagnie di studenti e studentesse da altrettanti istituti superiori della provincia di Udine, che hanno rappresentato al meglio lo spirito del Palio: la partecipazione e il confronto come occasioni di crescita. Ogni spettacolo visto sul palco di Codroipo è stata la testimonianza di un percorso “umano” ricchissimo fatto assieme da studenti e coordinatori, a conferma del valore e della ricchezza che significa la proposta teatrale scolastica: il teatro è strumento educativo, stimolo alla crescita personale come singoli e come parte di un gruppo, palestra di cultura e senso di comunità, espressione del sé più autentico. Fra gli spettacoli di quest'anno sono prevalsi i drammi, con una particolare predominanza (evidentemente legata alla ricorrenza dei quattrocento anni dalla morte del Bardo) di testi di William Shakespeare e messinscene tutte di buono livello in cui ha spiccato per capacità recitative più di qualche giovane. L'ITG "G.G. Marinoni" di Udine ha presentato un'articolata riflessione sul tema dell'incomunicabilità dal titolo “Mi ami?”; l'ISIS Magrini – Marchetti di Gemona del Friuli ha compiuto un viaggio lungo la vita, cercando di intravederne il mistero attraverso “Il velo” che la ricopre; l'Ist. Tecnico "A. Zanon" di Udine ha reinterpretato in chiave frizzante e leggera il “Pigmalione” di Shaw, trasformandolo in una allegra carrellata di “Our fair ladies”, cogliendo anche l'occasione per riflettere sul rapporto uomo/donna oggi; l'ISIS "J. Linussio" di Codroipo si è cimentato in uno studio oscuro e potente del classico shakespeariano, trasformando Macbeth in “MAC/BEAT”; l'ISIS della bassa friulana di Cervignano del Friuli ha viaggiato fra razionalità e sentimenti mettendo “La mente contro il cuore” in una vivace favola teatrale; l'ISIS V. Manzini di San Daniele del Friuli ci ha portati su “L'isola purpurea” di Bulgakov, dove fra satira, vulcani di cartapesta e indigeni guerrieri, si è parlato di libertà, tirannia, censura e potere; il gruppo del liceo scientifico "N. Copernico" di Udine ha raccontato la storia di “Troylo e Kressida” di Shakespeare, quasi un Romeo e Giulietta ambientato durante la guerra di Troia e in cui la contrapposizione cieca degli avversari soffoca anche quel poco d'amore che potrebbe mantenere viva la speranza nel futuro; il Liceo scientifico "G. Marinelli" di Udine ha proposto un “Macbeth” rigoroso e visivamente curatissimo con un occhio ad oriente; il Liceo scientifico e classico "G. Bertoni" di Udine ha proposto la commedia “Palliata” di Terenzio, vista con gli occhi della contemporaneità, in cui i garbugli planetari di immigrati ed il fenomeno dell'immigrazione si riflettono in quelli dei rapporti intimi e personali; infine l'ISIS "A. Malignani" di Udine ha affrontato di petto un altro Shakespeare, approdando all'emozionata ed emozionante interpretazione di “Lear e noi... perché la debolezza è potenza e la forza è niente”. E' fra questi spettacoli che la giuria, composta da Stefano Polano, Francesco Russo, Daniela Bressanutti, Cecilia Martina, Giacomo Trevisan e Martina Paron, ha assegnato i premi di questa venticinquesima edizione. La Menzione Speciale “Renato Gris” (dedicata, grazie alla generosità della sua famiglia, a Renato Gris, componente storico della giuria del Palio e convinto sostenitore della ricchezza civile e umana del teatro fatto dai ragazzi) è andata ai ragazzi della compagnia M.A.D. (Minacciosi Anche Dormendo) dell'I.S.I.S Magrini – Marchetti di Gemona del Friuli guidati da Michele Zamparini, per lo spettacolo “Il velo”. La menzione è stata assegnata – come recita la motivazione della giuria – per “aver saputo popolare la scena della loro esperienza di vita in maniera autentica, diventando protagonisti dello spettacolo a tutti i livelli. Per l'utilizzo scenografico intelligente dell'elemento simbolico strutturale scelto per dare il titolo allo spettacolo stesso (il velo), e utilizzato come chiave d'interpretazione in maniera coerente per tutta la sua durata; strumento che anziché bloccare, ha amplificato lo sguardo con le sue trasformazioni, permettendo ai ragazzi di guardare alle loro esistenze per trarne elementi di vita. Per uno spettacolo che svela i suoi significati pur conservandone il mistero, non contaminandolo con sguardi di altri, ma mostrandolo anche al pubblico sempre e solo attraverso l'occhio dei suoi giovani interpreti.” Il Primo Premio, messo in palio dall'ASP Daniele Moro e dal Consorzio Vives, è stato assegnato allo spettacolo “Macbeth” di W. Shakespeare presentato dal gruppo teatrale “I Mattiammazzo” del Liceo Scientifico “G. Marinelli” di Udine per – citiamo sempre la motivazione ufficiale – “la messinscena potente, evocativa ed emozionante; per l'ottimo livello recitativo dell'intero gruppo e per la consapevolezza dei propri mezzi teatrali dimostrata sul palcoscenico. Per la rigorosa ed essenziale ritualità corale che ha scandito il succedersi delle azioni sulla scena, ritmo incalzante aiutato da una rigorosa scelta musicale. Per la semplice e spesso sorprendente efficacia delle soluzioni sceniche adottate: i costumi, elemento scenografico e caratterizzante di alcuni personaggi o di alcuni momenti ad un tempo; le soluzioni spaziali fra palco e scena ben condotte; l'uso consapevole di una parola sempre alta eppure non distante, ma che sa farsi corpo e mente”. Ricevendo il premio gli attori del Marinelli non hanno nascosto che il confronto con l'opera di Shakespeare non è stato dei più semplici: forse sarà stata la lotta senza scrupoli di Macbeth per il potere ad influire negativamente sul gruppo, fatto sta che sono sorti attriti con sentimenti d'individualismo e litigi per accaparrarsi le parti. Ma proprio nella difficoltà il gruppo ha saputo reagire (e chi era in sala lo può testimoniare), trovando nella collaborazione di tutti, nel sostegno reciproco la forza per arrivare al pubblico. E' stato il teatro stesso, la condivisione di prove, difficoltà e sacrifici a far ritrovare al gruppo il valore educativo e formativo del fare teatro a scuola con esiti sorprendenti. Codroipo può vantare una vera e propria ricchezza parlando del Palio Teatrale Studentesco che da venticinque anni si svolge nel suo teatro. Una ricchezza per la grande famiglia-comunità di studenti che vi partecipa, ma ancor prima per la comunità di Codroipo che lo organizza e lo ospita: una ricchezza che va coltivata e non data per scontata; nella quale bisogna credere rinnovando l'impegno a farla crescere, senza accontentarsi di quanto già raggiunto.

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Ultimo aggiornamento: 25/04/2024 17:10