Regione

Esperienze di fusione - VIDEO

di Silvia Iacuzzi

Serata estremamente interessante quella che “il ponte” e il gruppo “Guardare Oltre” hanno organizzato martedì a Codroipo per condividere le esperienze di fusione di quattro Sindaci friulani. Peccato ci fossero solo una quarantina di persone in sala perché è stato un ulteriore momento di approfondimento dopo quello organizzato a fine aprile per i cittadini di Codroipo e Camino in vista del referendum del 19 giugno. In sala erano presenti anche il Sindaco di Codroipo Fabio Marchetti, il Sindaco di Camino Nicola Locatelli, il Sindaco di Bertiolo Mario Battistuta, e il consigliere regionale, Riccardo Riccardi,
I quattro Sindaci coinvolti nella tavola rotanda dallo scrittore Mauro Tonino erano invece: Mario Anzil, il cui Comune Rivignano Teor è nato il 1 gennaio 2014 dopo un referendum consultivo di grande successo; Markus Maurmair, Sindaco di Valvasone Arzene nato il 1 gennaio 2015 dopo due referendum, il primo con esito negativo nel 2013 a causa del voto negativo del Comune di San Martino e il secondo invece ampiamente positivo tra le sole comunità di Valvasone e Arzene; Graziano Campaner, Sindaco di Pravisdomini dove invece nel 2015 si è votato ampiamente a favore del no rispetto alla fusione con Azzano Decimo; Massimo Moretuzzo, Sindaco di Mereto di Tomba che insieme a Flaibano e Sedegliano sta intraprendendo un processo di fusione nato dalla condivisione di servizi e uffici e che dovrebbe portare le tre comunità a referendum il prossimo anno.
Tutti e quattro i relatori hanno dichiarato di aver proposto la fusione dei loro Comuni con enti limitrofi sulla base di esperienze di anni di cooperazione e per fronteggiare problemi di risorse, sia economiche - il patto di stabilità ha reso impossibili gli investimenti anche per asfaltare le strade nei piccoli Comuni virtuosi - che di personale con il blocco delle assunzioni. 
I Sindaci Anzil e Maurmair hanno confermato come le fusioni abbiano permesso loro di tagliare i costi della politica e dell’amministrazione, di fare investimenti in nuove opere, di offrire migliori servizi quali l’apertura prolungata degli uffici e di abbassare le aliquote e le tasse locali almeno per  parte della popolazione. Dall’altra parte il Sindaco Campaner ha invece notato che, con il fallimento nel 2015 del referendum per la fusione con Azzano Decimo, i problemi a Pravisdomini sono rimasti e il “no” è prevalso solo per ragioni politiche e di campanilismo. “Il campanile ha una sua importanza, ma amministrare è un’altra cosa” ha sottolineato Maurmair, mentre Anzil ha ribadito che bisogna “trovare accorgimenti per salvaguardare l’identità, ma garantire la razionalizzazione amministrativa”. Apprezzamento degli altri Sindaci e dal pubblico per il processo intrapreso dai Comuni di Flaibano, Mereto e Sedegliano per cercare una cooperazione e un’armonizzazione che porti alla fusione. Il Sindaco Moretuzzo ha riferito che da un anno e mezzo la condivisione degli uffici da parte dei tre Comuni ha permesso di garantire servizi migliori e qualche risparmio, ma la fusione offrirebbe ulteriori margini per tagliare ad esempio i costi sia della politica (meno amministratori) che di segreteria (meno atti). Inoltre è stata creata una “commissione di saggi” che ha proposto alcuni nomi tra i quali verrà scelto quello per il nuovo Comune tramite una consultazione popolare nei Municipi e online, non potendo semplicemente aggregare i nomi dei Comuni originari perché troppo lunghi. Il Sindaco Maurmair ha notato come siano da premiare proprio le fusioni tra più Comuni perché permettono una maggiore riduzione dei costi.
I Sindaci hanno risposto alle numerose domande del pubblico facendo notare anche che il costo per i cittadini e per le aziende è stato limitato, perché i documenti come carta d’identità e patente vanno modificati solo alla scadenza e le volture per le aziende sono state coperte da contributi. Nel ricondurre i quattro esempi alla dimensione Codroipo Camino dal pubblico diverse persone hanno lamentato la poca informazione fatta dal Comune di Codroipo a meno di un mese dal referendum. È stato evidenziato come le fusioni siano sicuramente da plaudire, ma quella proposta ora ad alcuni pare limitativa escludendo Bertiolo e Varmo e non garantendo a Codroipo il ruolo storico di guida del Medio Friuli. I relatori non hanno voluto entrare nel merito della fusione Codroipo Camino, ma hanno ribadito che ogni caso è a sé con le dovute considerazioni. Certo che sulla carta “Camino perde un po’ d’identità, ma guadagna operatività” ha concluso per tutti il Sindaco Anzil “mentre Codroipo almeno nell’immediato beneficerà degli incentivi”.
Nel video, realizzato e montato da Marco Mascioli, potete ascoltare le testimonianze di tre dei protagonisti della serata e del moderatore, Mauro Tonino.

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Ultimo aggiornamento: 25/04/2024 17:10