Mereto di Tomba

Ledrutis, un patrimonio da salvare

di Angela Someda

L’importanza dei piccoli corsi d’acqua con fondo naturale in un convegno organizzato dalla Pro Loco di Mereto di Tomba con esperti del settore il 22 novembre alle 20,30 in Sala Consiliare.
Si tratta di opere dell’uomo realizzate a fine Ottocento per sconfiggere la penuria d’acqua che caratterizza la zona alta del Friuli Centrale: scavando manualmente, a suon di vanga e piccone, si creò una rete di piccole derivazioni dai canali di maggiore portata in modo da servire capillarmente i paesi.

Usi irrigui
Queste canalette con fondo in terra, per diversi aspetti simili a piccoli rii naturali, avevamo molti importanti utilizzazioni: in primo luogo uno scopo irriguo, orientato innanzitutto agli appezzamenti di maggiori dimensioni che, in particolare servendo braide attigue all’abitato, consentivano il passaggio dalla praticoltura al seminativo, con conseguente maggior produzione di cereali per consumo umano ed animale. La costruzione di una canaletta a servizio di zone coltivate in prossimità del nucleo abitativo garantiva il rifiorire di broli, con maggior produzione di frutteti e vigne, e di orti che meglio riuscivano a sostenere le necessità alimentari delle famiglie.

Usi civici
L’acqua potabile si continuava ad attingere al pozzo e, successivamente, arrivò dal rubinetto, ma le canalette rappresentavano sempre una grande comodità: lavare e sciacquare i panni come testimoniano i lavatoi ancora esistenti, usare l’acqua non potabile per le grosse pulizie, bagnare le piante in vaso sotto casa e gli orti interni, abbeverare gli animali da cortile, creare piccoli stagni per l’allevamento di oche e anatre.
Per i bambini giocare con l’acqua era una festa continua e un’occasione per costruire piccole dighe, mulini, marchingegni mossi dall’acqua stessa, per cimentarsi in gare con barchette di carta o di legno, per osservare da vicino la ricchezza di questo mondo vivente.

Un mondo vivente
Le canalette con fondo naturale sono un ecosistema caratterizzato da una notevole ricchezza sia nella flora che nella fauna: salici e ontani, ma anche ranuncoli, iris, primule, anemoni e numerose altre specie vegetali che trovano nella presenza continuativa dell’acqua una condizione essenziale per svilupparsi. Anche la fauna si arricchisce con ragni d’acqua, ditischi, sanguisughe, rane e rospi, salamandre, bisce d’acqua e decine di insetti fra cui le libellule; le possibilità di abbeverata attraggono uccelli e piccoli mammiferi che, senza l’approvvigionamento di acqua a pelo libero, non avrebbero la possibilità di dissetarsi.

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Ultimo aggiornamento: 28/03/2024 01:48