Rivignano Teor, Scuola

L’orto di pace in memoria del maestro Mario

di Scuola Primaria di Teor

Quando si entra nella Scuola primaria di Teor ogni aula, corridoio e muro parla della presenza del maestro Mario. Se chiudiamo gli occhi sentiamo ancora riecheggiare la sua risata, la sua voce, le sue parole per incoraggiare, mediare e collaborare con tutti. Mario ha insegnato a tutti noi, colleghi ed alunni, ad aiutarsi e ad essere uniti nell’affrontare le piccole o grandi difficoltà quotidiane. “Dai dai, ce la facciamo, non preoccuparti!” Queste parole erano sempre sulla sua bocca.
Il maestro Mario è stato una colonna portante di questa scuola, qui ha insegnato per 27 anni e, insieme all’ex sindaco Mattiussi, si è prodigato per tenere aperto il plesso di Teor, anche quando i numeri non erano incoraggianti.
Nei giorni subito dopo la sua dipartita noi colleghi eravamo smarriti, tristi, con gli occhi addolorati e spenti, ma ad un certo punto ci siamo chiesti: “Che cosa possiamo fare affinché Mario possa essere sempre ricordato?”
Non ci sono stati dubbi e tutti insieme abbiamo pensato al piccolo orto della nostra scuola. È stato Mario, insieme ad altri colleghi, uno dei promotori del progetto “orto di pace” e negli anni ha contribuito a curarlo e a farlo diventare rigoglioso. Non ha mai smesso di occuparsene e insieme a sua moglie Rosa ritornava a scuola anche durante l’estate, per bagnarlo e togliere le erbacce.
Abbiamo pensato all’orto perché possiamo considerarlo una metafora del nostro lavoro.
Quando i bambini entrano in classe prima sono timorosi e hanno bisogno di essere accuditi, guidati e sostenuti, proprio come le piantine. Con il passare degli anni e delle classi, gli alunni diventano sempre più autonomi e competenti e in quinta possono raccogliere i frutti del loro e nostro lavoro per portarli con sé alla scuola secondaria.
Abbiamo dedicato alla memoria di Mario anche un piccolo albero d’ulivo che abbiamo acquistato insieme, durante il viaggio fatto con alcuni colleghi prima della pandemia, per donarlo agli alunni della nostra scuola. È un albero che proviene dalla terra di S. Francesco, predicatore della pace e della fratellanza. Abbiamo scelto un ulivo perché è un albero sacro ed antico, simbolo di pace, pazienza, perdono, rinascita e prosperità.
Non sappiamo ancora quanti anni rimarrà aperta la nostra scuola, ma quando passeremo per la strada e vedremo l’ulivo nel giardino, ci ricorderemo sempre del nostro amato maestro Mario.
Un ringraziamento particolare va al maestro Nicolò che ha realizzato lo spaventapasseri e alla maestra Valentina Bott per la targa a ricordo di questa giornata.

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Ultimo aggiornamento: 29/03/2024 11:25