Sabato pomeriggio nel tendone dei festeggiamenti di S.Andrea è stato presentato “Storie di partigiani” di Gino Pieri. Il testo è stato scritto negli anni dell’occupazione nazi-fascista e poi pubblicato nel 1945.
Di famiglia di origine marchigiana, Gino Pieri era un famoso chirurgo che durante il regime fascista fu perseguitato dall'OVRA per le sue idee socialiste. Ciò non impedì tuttavia ai fascisti di servirsi di lui, quando Benito Mussolini ebbe bisogno di essere curato. Sulla malattia del "duce" e sull'intervento del luminare marchigiano, le autorità del regime imposero però il silenzio più assoluto.
Nel 1943 Gino Pieri era primario dell'Ospedale Civile di Udine. Entrò nella Resistenza friulana assistendo e curando i partigiani feriti e gli ex prigionieri alleati la sera terminato il lavoro presso l'ospedale di Udine.
Il 27 marzo del 1945 il medico fu arrestato dalla Gestapo. Rinchiuso nel carcere di Udine, Gino Pieri fu liberato il 28 aprile e il colonnello delle SS von Hallensleben lo scelse per le trattative di resa dei tedeschi.
Nel 1946 il chirurgo, deputato per i socialisti alla Assemblea Costituente, lasciò dopo quarant'anni il Nord, dove si era affermato professionalmente, e si trasferì a Roma.