Codroipo, Scuola, Sport

SMS per tutti!

di Marco Mascioli

©MMMi.it
Oramai famoso e invidiato da tante scuole della regione, il progetto Scuola Movimento Salute si è concluso per quest’anno con risultati eccellenti da ogni punto di vista. La naturale chiusura non poteva che essere nell’area polisportiva (volgarmente detta dei “campetti”) che è un vanto di Codroipo giacché non credo esista in regione nessun’altra località che disponga di tutte queste attrezzature sportive riunite insieme. Sebbene il progetto SMS interessi solo due classi prime a tempo pieno, ci sono stati due giorni, il cinque e il nove giugno, in cui tutti i bambini delle scuole primarie hanno potuto saggiare le diverse discipline sportive, in una turnazione che ha consentito la conoscenza delle diverse associazioni sportive operanti nel territorio. Le classi prime, seconde e terze si sono trovate il giorno cinque e gli altri il giorno nove. Un’esperienza unica per scoprire le potenzialità dei ragazzi, poiché se è vero che tutti gli sport sono utili per la formazione del corpo e della disciplina, trovare quello cui sono più portati e che piace maggiormente, significherà maggiore passione e dedizione. 

C’erano tutti: arrampicata sportiva; arti marziali; atletica; basket; calcio; ginnastica artistica; pallavolo; rugby; scherma; sitting volley; tennis (in rigoroso ordine alfabetico). In alcuni casi si evidenziava subito la propensione di alcuni per una disciplina che magari conoscevano già, ma ci sono state delle vere sorprese, soprattutto in molti hanno avuto l’opportunità di scoprire capacità nascoste che altrimenti sarebbero difficilmente emerse. Il vantaggio di mettere da parte gli alibi, come quel ragazzo che non riesce a dar bene calci al pallone, non ha il peso piuma di un ginnasta, però ha trovato il suo mondo provando il rugby. Così come la bambina che ha sempre giocato a pallacanestro, senza grandi soddisfazioni, da adesso in poi sarà una promessa del tennis. Certamente inutile descrivere la gioia vista negli occhi degli scolari che trascorrevano una mattinata tra prati, campi sportivi e palestre, anziché sui banchi di scuola. Gli insegnanti sono completamente d’accordo sull’importanza dello sviluppo psicofisico degli allievi, per cui promotori attenti di questa iniziativa, in attesa delle nuove direttive governative in relazione all’ampliamento degli impegni per l’attività fisica negli orari scolastici. Guardando i risultati conseguiti dagli altri Paesi nel mondo, dove tutte le scuole hanno le loro squadre sportive, in diverse discipline, consentendo a tutti di esprimere al meglio le potenzialità. 

Dovremmo cambiare la nostra visione delle ore di attività ginnica nell’ambito scolastico: tutti coloro ai quali è balenata in testa l’idea che si tratti di una lezione superflua (anche se utilissima per alzare la media dei voti), dovrebbero ricredersi. Le ore di educazione fisica agevolano l'apprendimento: per favorire gli studi, anziché tagliarle, si dovrebbero aumentare. La prova è arrivata da un'esperienza educativa condotta in una scuola elementare di Charleston (Sud Carolina), i cui alunni ottenevano sempre risultati medio-bassi ai test di valutazione. Il programma ha previsto, per i cinque giorni della settimana, 40 minuti di educazione fisica speciale. Per i più piccini un esercizio è il disegno di forme geometriche mentre ci si muove o la salita di scale con i gradini colorati, da nominare man mano che si va in alto. Per quelli oltre la terza elementare, ci sono tapis roulant collegati a un monitor: il bimbo corre mentre un mondo virtuale scorre sullo schermo, impartendo lezioni di geografia. Oppure si può fare free-climbing in cui ogni appiglio è correlato a numeri che cambiano per aiutare i ragazzini a migliorare in matematica (esempio: scegliere l'appiglio successivo in modo che la somma sia 15). I ricercatori si sono accorti che il tempo sottratto alle lezioni non era per nulla a scapito dell'apprendimento, tutto il contrario.

Se non funzionasse con i nostri politici di oggi, questa concezione avveniristica della formazione complessiva dei ragazzi, potremmo tentare di proporre la maniera dei greci: la scuola era una grande palestra a cielo aperto, dove esercitarsi in moltissime discipline, con un maestro che elargiva il suo sapere tra un tiro del giavellotto e una corsa. I risultati spero siano ancora nella memoria: inventarono la filosofia, cioè i ragionamenti per spiegare il significato della vita e l'origine di tutte le cose (Socrate, Platone, Aristotele), studiarono la matematica, la geometria e le scienze (Pitagora, Euclide, Archimede, Eratostene, Anassagora), scrissero testi, poemi, commedie, favole (Eschilo, Omero, Esopo), furono i primi a ricostruire la storia basandosi sulle fonti (Erodoto), fondarono la moderna medicina (Ippocrate) senza tralasciare le Olimpiadi. Insegnare sui campi sportivi, stimolando la curiosità, l’interesse e la competizione di tutti.

Forse è opportuno dimenticare gli stereotipi per cui è intelligente solo chi porta gli occhiali o ha la barba incolta?

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Ultimo aggiornamento: 28/07/2025 23:08