14/06/2017
Codroipo
Un friulano puro sangue innamorato della sua terra
di Gino Monti
La serata sociale di ieri è stata dedicata a Don Antonio Bellina, in occasione del decimo anniversario della sua morte, e intitolata “Su lis olmis di Pre Toni Beline, l’uomo, il prete, l’intellettuale”. Questo ecclesiastico, friulano puro sangue, fu prete e uomo innamorato della sua terra, della sua gente e della sua chiesa. Per loro spese la sua vita e levò la sua voce. Fu inoltre uomo di cultura, soprattutto della cultura e della lingua friulana tra il XX e il XXI secolo. La sua consistente produzione letteraria include un lungo elenco di “Scrits di pre Antoni” oltre alle traduzioni in lingua friulana di “Tescj Sacris” come La Bibie, Gnuf Testament, Messal Furlan, e le Fiabe più famose come Lis flabis di Fedro, Lis baronadis di Pinocchio, Lis flabis di Esopo, Lis flabis di La Fontaine. Consistente, infine, è la “Racueltis di articui e di editoriai”. A guidare i partecipanti, sempre molto numerosi e attenti, in un viaggio nell’opera letteraria di Don Bellina sono stati personaggi ben noti come Angelo Floramo, Gottardo Mitri, Matteo Venier, Paola Benedetti e Renzo Nadalin. Floramo, uomo di cultura, consulente della Biblioteca Guarneriana, autore di volumi di grande fascino di cui l’ultimo, “L’osteria dei passi perduti”, fu presentato dal nostro Caffè Letterario in una delle ultime serate sociali. Mitri, docente di lingua e cultura friulana e, in quella lingua, autore di molte opere. Venier, dottore di ricerca in Filologia greco-latina e in Scienze dell’antichità, attivo in numerose importanti Istituzioni culturali. Benedetti, come autrice e attrice, ha dato voce ai passaggi vocali del viaggio intorno a Pre Toni. Nadaline, socio di Glesie Furlane, membro del Grop amis di pre Toni e molto impegnato per il successo di questa serata, totalmente condotta in lingua friulana, con buona pace di coloro (pochi) che in essa si cimentano con difficoltà. Il successo è stato evidente per la palese attenzione dei partecipanti e i numerosi applausi lungo il viaggio “su lis olmis di pre Toni”.