Camino al Tagliamento

Un Locatelli sereno non nasconde qualche amarezza

di Silvia Iacuzzi

Dopo il referendum sulla probabilmente fallita fusione con Codroipo (bisogna aspettare che si pronunci la Regione), il Sindaco di Camino Nicola Locatelli si dice “molto sereno rispetto al risultato che bene o male è 50 a 50 qui a Camino”. A chi gli chiede se non intenda dimettersi risponde "Non credo ci siano le condizioni per dimettermi. Tengo conto del risultato che di fatto è quello di una spaccatura nella mia comunità. Non penso siano 12 voti che fanno la differenza." Nel commentare i risultati aggiunge che “anche se non è quello che auspicavo, bisogna tenere in considerazione che è stato un voto pro o contro una prospettiva per la nostra comunità e il 50% ha condiviso la nostra prospettiva, perché nessuno penso possa dire che metà votanti sono stati abbindolati dalla pubblicità e metà hanno ragionato, oppure 50 hanno dignità e 50 no.  Il risultato di Camino non è comunque di poco conto visti i dati regionali e nazionali”. In effetti su 7 Comuni del Friuli Venenzia Giulia interpellati ieri rispetto a 3 diverse fusioni, solo 2 hanno espresso parere favorevole (Monfalcone e Tramonti di Sotto) ed è quindi ragionevole pensare che la Regione non procederà con nessuno di questi progetti di fusione. Questo dovrebbe far riflettere il legislatore regionale sul futuro e i percorsi per arrivare alle tanto auspicate fusioni almeno dei piccoli Comuni.
Per quanto riguarda il progetto di fusione con Codroipo, secondo il Sindaco Locatelli, a Camino quello che ha giocato contro non è stata “la campagna imbastita dal Comitato per la Chiarezza, anche perchè se la popolazione avesse percepito che noi qui a Camino avevamo fatto questa operazione per motivi politici, avrebbe votato in massa no”. Non ha certo aiutato la divulgazione a pochi giorni dalle votazioni delle difficoltà del Comune di Rivignano Teor nel riscuotere a pieno i fondi stanziati dalla Regione per la fusione nel 2014 tra Rivignano e Teor. “Una ventina di cittadini ci hanno chiamato allarmati chiedendo spiegazioni rispetto alla situazione di Rivignano e le possibili ripercussioni per la fusione Codroipo Camino, ma altri chissà…”. "Comunque il dato si sarebbe spostato di poco rispetto alla sostanziale parità delle posizioni con il capoluogo che ha detto SÌ e le frazioni NO", spiega il Sindaco Locatelli.
Rispetto a Codroipo Nicola Locatelli osserva solo che “la popolazione si è dimostrata non interessata al percorso perché la fusione con Camino poteva essere il primo passo per altre fusioni, ma ora non credo ci siano prospettive immediate per la fusione a 4” con Bertiolo e Varmo. Il Sindaco ha lasciato intendere che forse la campagna referendaria poteva essere impostata diversamente, ma certamente terrà “in considerazione il risultato per come si è manifestato”. Camino ora continuerà per la sua strada con le ristrettezze che attanagliano i piccoli Comuni, "tenendo d'occhio quella che sarà l'evoluzione del quadro regionale sulla riforma degli enti locali."  
Ultimo aggiornamento: 19/04/2024 07:14