Arte e spettacoli, Ricordi

Venti anni fa moriva un mito del cinema italiano 

di Angelo Cannella

Venti anni fa moriva un attore monumentale, tra i più grandi del nostro cinema, il Mattatore Vittorio Gassman, che con Alberto Sordi, Ugo Tognazzi e Nino Manfredi, è ritenuto uno dei più grandi interpreti della commedia all'italiana, un quartetto al quale è generalmente accostato anche Marcello Mastroianni.
Vittorio Gassman è ritenuto uno dei più grandi interpreti della commedia all’italiana e, più in generale, uno dei migliori e più rappresentativi attori italiani di sempre. Scomparso a Roma il 29 giugno 2000, è stato attivo in campo teatrale, cinematografico e televisivo, anche come regista e sceneggiatore, ottenendo durante la sua lunga carriera numerosi riconoscimenti. È conosciuto come "il Mattatore", dall’omonimo spettacolo televisivo condotto nel 1959.
Figlio dell’ingegnere civile tedesco Heinrich Gassmann, nasce a Genova il 1° settembre 1922, ma per esigenze lavorative dopo qualche anno la famiglia si trasferisce a Roma, dove Vittorio consegue la maturità classica e frequenta l’Accademia d'arte drammatica. Oltre alla passione per la recitazione, negli stessi anni coltiva quella per lo sport, arrivando a far parte della nazionale universitaria di pallacanestro
Nel 1943 debutta a teatro a Milano, ne "La nemica" di Dario Niccodemi. Dopo anni di gavetta, lavora nelle regie teatrali di Luchino Visconti, con il quale interpreta una serie di ruoli classici (Shakespeare, Ibsen, Williams) che ne consolidano definitivamente la fama nazionale. Nel 1947 fonda con Iva Maltagliati la ‘Compagnia Maltagliati – Gassman’.
l suo debutto cinematografico è del 1945, in "Incontro con Laura", di Carlo Alberto Felice: la pellicola è andata perduta, e il suo primo film superstite è "Preludio d'amore" (1946), di Giovanni Paolucci. Nel 1947 si fa conoscere dal grande pubblico con "Daniele Cortis" di Mario Soldati e due anni dopo coglie il suo primo grande successo con "Riso amaro" (foto), diretto da Giuseppe De Santis, uno dei capolavori del primo neorealismo. Nello stesso anno recita nel film "Una voce nel tuo cuore" di Alberto D'Aversa, dove interpreta un giornalista.
Sul finire degli anni Cinquanta consolida lo status di star grazie a "I soliti ignoti" (1958) e "La grande guerra" (1959) di Mario Monicelli.
Negli anni dell’affermazione come attore cinematografico Gassman non abbandona il teatro. Anzi, lo porta addirittura in televisione: nel 1959 è protagonista de "Il Mattatore", programma in dieci puntate trasmesso dalla Rai che ottiene un successo inaspettato. Da questo momento in poi "il Mattatore" diventa il suo soprannome.
"Il Mattatore" è anche il titolo del film che interpreta nel 1960 diretto da Dino Risi, regista con cui negli anni Sessanta dà vita a un fortunato sodalizio, come dimostrano i film "Il sorpasso" (1962), "La marcia su Roma" (1962), "I mostri" (1963), "Il gaucho (1963), "Il tigre" (1967) e "Il profeta" (1968). Nello stesso periodo Gassman si rivela un ottimo interprete di ruoli comici, come dimostra il dittico "L’armata Brancaleone" (1966) e "Brancaleone alle crociate" (1970), in cui viene diretto da Mario Monicelli.
Un altro regista con cui Gassman ha collaborato più volte è Ettore Scola. Il loro sodalizio è iniziato nel 1964 con "Se permettete parliamo di donne" ed è proseguito fino al 1998 con "La cena" (penultimo film in cui ‘il Mattatore’ ha recitato). In mezzo, "La congiuntura" (1965), "L'arcidiavolo" (1966), "C’eravamo tanto amati" (1974), "La terrazza" (1980) e "La famiglia" (1987).

Ultimo aggiornamento: 19/04/2024 06:04