Il terzo appuntamento del ciclo d’incontri dedicato al territorio con codroipesi eccellenti che raccontano aspetti peculiari e interessanti, voluto dal Comune di Codroipo con il vicesindaco e assessore alla cultura Ezio Bozzini, ha visto la giornalista de “il ponte” Silvia Iacuzzi impegnata a presentare due esperti che svolgono attività molto affascinanti nel mondo della ricerca e della formazione artistica e archeologica e hanno presentato diversi aspetti della villa veneta di Passariano poco noti a molti dei presenti.
Francesca Venuto, storica dell’arte, ha studiato in particolar modo dei giardini storici friulani, cui ha dedicato una monografia già nel 1991. Ha partecipato con relazioni a vari convegni e seminari sulla storia e tutela dei giardini e del paesaggio e pubblicato vari studi sull’argomento, come pure su alcuni aspetti dell'architettura friulana, giuliana e veneta, dedicando attenzione particolare al rapporto tra committenti, opere promosse e territorio.
Alexej Giacomini invece dal 1994 lavora con continuità nell'ambito della ricerca archeologica dopo essersi specializzato in protostoria alla scuola di specializzazione SISBA, promossa dagli atenei di Venezia, Udine e Trieste. Fiduciario presso la Sovrintendenza del FVG e del Veneto, è inserito nella lista ministeriale degli abilitati alla compilazione delle valutazioni di rischio archeologico.
I due studiosi hanno presentato diverse specificità, carenze e opportunità della gestione di Villa Manin. Ambedue propositivi e concreti, tra i tanti argomenti, il dott. Giacomini ha raccontato le importanti scoperte consentite dagli scavi nel giardino nobile di fronte all’ingresso principale, la cosiddetta “piazza tonda”, mentre la prof.ssa Venuto si è soffermata sull’evoluzione della villa sotto i Manin e sulle opportunità che un ripristino e una cura costante del parco retrostante offrirebbero, non da ultimo l’includere la villa sempre più nei circuiti d’interesse turistico mondiale.
Durante tutta la serata traspariva passione, positività e amore per la dimora più importante del Medio Friuli. Non sono mancati alcuni commenti nei confronti dell’attuale utilizzo come contenitore di esposizioni che non presentano alcun legame con la struttura e la sua storia, oppure sede di manifestazioni enogastronomiche e spettacoli sportivi.
Per l’ennesima volta la ricercatrice e giornalista Silvia Iacuzzi, con la sua bravura e spontaneità, ha consentito di trascorrere una serata piacevole, con la necessaria leggerezza. L’appuntamento per un ulteriore approfondimento su Villa Manin è rimandato all’autunno, quando saranno presentati i risultati completi degli scavi compiuti la scorsa primavera.