Varmo, Scuola

Scritti liberi dai ragazzi di Varmo 

di Classe 2^A, Scuola Secondaria di I° Grado, Varmo

©IC Codroipo
Gli alunni della classe 2^A della Scuola Secondaria di I° Grado di Varmo ci hanno inviato degli elaborati che nascono dall'attività quotidiana in classe insieme e che purtroppo non siamo riusciti ad inserire nella rivista cartacea e quindi pubblichiamo qui. Ringraziamo la prof.ssa Manuela Mizzau per aver voluto condividere questi testi con noi e con i lettori de "il ponte".

Il giardino della nonna
Il giardino di mia nonna è davvero molto grande ed è un posto dove amo passare le mie giornate. Entrando dal portone principale la prima “cosa” che si vede sono le numerose aiuole che sono colorate e belle. Una in particolare è la mia preferita perché quando i fiori sbocciano sono gialli, rossi e blu e sono molto belli. In mezzo al giardino c’è  la casa a due piani,  grigia e con le finestre marrone scuro. Sul davanti c’è anche un albero, che pur avendo solo cin que anni, è già più alto della casa. Dietro l’abitazione c’è il giardino, molto più grande del “pezzo” davanti, qui mia nonna ha messo un tavolo con due panchine: è molto comodo per l’estate. Più in là c’è una pompa a getto, da cui scorre dell’acqua molto pulita, che poi va a formare un ruscello. Sempre sul retro c’è il “megaorto” dove mia nonna coltiva tutti i suoi ortaggi. Sulla destra c’è un capanno dove mio zio mette il trattore e i vari attrezzi per lavorare i campi. Sulla sinistra ci sono vari alberi da frutto e anche una bella quercia, il mio albero preferito. Un po’ in parte c’è il vecchio pollaio che ora è diventato il mio orto personale. In fondo scorre la roggia... È proprio un paradiso. 
Andrea Tondo

La mia camera nuova
Ho 12 anni sono ormai cresciuta e cambiata e con me è ora di modificare l'ambiente che mi circonda. Ho cambiato passioni, ho trovato la mia strada, ho cambiato gusti, vestiti e ora è il momento di trasformare anche il luogo per me più importante: la mia camera.E' da un anno che cerco di progettarla e finalmente posso mettermi all’opera. Ormai mi sento troppo grande per la mia vecchia camera rosa, ma i ricordi dei momenti passati lì sono ancora “giovani” dentro di me. In quella stanza ho trascorso sei anni della mia vita, con l'emozione del primo giorno alle elementari, i pomeriggi con le amiche, i litigi, la mia prima comunione, il primo giorno alle medie. Tutto ciò è accaduto e io mi ricorderò sempre di quei momenti belli o brutti. Nella camera nuova non so cosa succederà, ne quando la lascerò. Cambierà di tanto, lo so, non sarà più rosa o bianca o azzurra, avrò il letto più grande e ci sarà una libreria (lo spero)… Un giorno dovrò andarmene anche da lì, mi ricorderò della camera bianca e azzurra ma mi ricorderò di quella rosa ? Non credo, ma so per certo che se non sarà nella mia mente sicuramente ci sarà nel mio cuore ancora un intero spazio dedicato alla mia vecchia “amica”.
Chiara Panigutti

Il Mulino di Zoratto
Il Mulino di Zoratto si trova a Codroipo, il mulino è del 1450. Nel mulino macinano grano, frumento, kamut e orzo. Tutti i macchinari funzionano quasi sempre con la forza dell'acqua e quando c'è un periodo di secca usano motori elettrici. Tutte queste farine vengono macinate a pietra; prima di essere macinati i chicchi devono essere sbucciati e puliti, tutti questi processi vengono eseguiti nei piani superiori sempre con macchine messe in funzione dall' acqua. Poi avviene la macina. Ci sono farine raffinate che vengono passate in vari setacci e altre non raffinate che vengono passate solo sulla pietra. Il mulino di Zoratto è l'unico mulino che, in tutta Italia, batte lo stoccafisso con il maglio alimentato anche esso dall' acqua; la parte superiore è fatta in legno e si muove velocemente, invece la parte inferiore non si muove ed è fatta in pietra. Facendo questa lavorazione lo stoccafisso diventa più morbido e la carne è più consistente. 
Davide Danussi

Mia nonna Margherita
Mia nonna si chiama Margherita e ho deciso di descriverla: a dir la verità è stata proprio lei che stamattina mi ha dato l’ispirazione.
La nonna è una signora anziana e me ne accorgo da certi suoi movimenti che non sono “vivaci” come una volta, anche se, nonostante la sua età, è ancora “attiva”.
Lei ha gli occhi azzurri, i capelli corti e grigi. La sua bocca è fina, ma un po’ “lunga”,  il suo naso invece è piccolino. Di statura non è molto alta però è magra, direi di corporatura normale.
Il suo carattere è gentile, ma quando è arrabbiata diventa un po’ “sgarbata” e in quelle occasioni  preferirei non essere lì.
Mia nonna si veste “elegante”, intendo dire che non mette mai la tuta (a parte per fare ginnastica).
Lei è in pensione, non ama truccarsi, difatti si trucca solo quel poco che serve per mettere in risalto i suoi occhi e la bocca.
A volte non vado molto d’accordo con lei perché le rispondo male e quindi lei si arrabbia con me come io mi arrabbio con lei. Mia nonna si arrabbia perché non le riescono le “cose” che vorrebbe fare o perché io e mio fratello ci stuzzichiamo e a lei non piace. 
Eleonora  Forgiarini

Una vacanza speciale
Questa estate io e la mia famiglia siamo andati tre giorni a Torino. Io e mia sorella volevamo andarci da molto e mio padre, che è nato lì, voleva ritornare nella “sua città”. Arrivate in hotel, io e mia sorella ci siamo incantate. L'hotel era bellissimo: aveva i muri giallo-oro, le tende intonate ai muri e le poltroncine gialle, bianche e marroncine. Per terra c'era un tappeto rosso e l'ascensore vicino al bancone era oro a specchio. Siamo andate in camera, che si trovava al piano di sopra, a mettere giù le valigie e subito dopo siamo scese di nuovo perché era arrivato un amico di nostro papà, che ci ha portato in giro per la città, per farcela conoscere un po'. Abbiamo passato il pomeriggio in giro per Torino: abbiamo preso diversi souvenir e poi, visto che era già quasi buio, siamo tornati in hotel. Per cenare siamo andati in un ristorante lì vicino dove ho preso  una pizza e la farinata che è il piatto tipico torinese. Finita la cena siamo tornati di nuovo in hotel. Eravamo tutti sfiniti e ci siamo addormentati subito.  Il giorno dopo ci siamo alzati verso le dieci e siamo scesi a fare a colazione al bar dell'hotel. Dopo abbiamo girato tutto il giorno per la città, ma, la maggior parte del tempo l'abbiamo passata a visitare il “Museo del cinema” e la “Mole antonelliana”. Dentro la Mole siamo saliti con l'ascensore di vetro fino in cima e lì abbiamo fatto molte foto perché si vedeva tutta la città. Usciti dal “Museo del cinema” erano già le nove di sera e per cenare siamo andati in un ristorante in centro. Dopo aver cenato siamo tornati in hotel e abbiamo guardato un po' di televisione prima di andare a dormire. Il terzo giorno è stato il mio preferito perché siamo andati a visitare il “Museo egizio” dove abbiamo passato tutto il giorno e siamo usciti verso le sei di sera. All'uscita del museo abbiamo trovato i nostri parenti ad aspettarci. Abbiamo cenato insieme e dopo siamo tornati in hotel per prendere le valigie e ripartire. Torino è una bellissima città e mi è piaciuta molto!
Matilde Aimone

Il mio cane Rocky
Il mese di ottobre, io e la mia famiglia, abbiamo deciso di cercare un cane per avere compagnia in casa. L'idea era di avere un cucciolo di piccola taglia.
Dopo un mese di fatica, perché ogni volta che telefonavamo per un annuncio ci rispondevano che non avevano più cuccioli, il 28 ottobre, abbiamo trovato un annuncio su Internet per un cucciolo di razza meticcia.
Il giorno successivo la mamma e il papà sono andati a Gris di Bicinicco, per conoscere Rocky: si trattava di un piccolo meticcio di 45 giorni. Per farlo vedere a me  e a mio fratello Luca, hanno pensato bene di fare una fotografia: ci è  piaciuto subito molto, anche in fotografia  e ci ha fatto emozionare.
Il 12  novembre siamo andati tutti assieme a prenderlo. Il cucciolo aveva due mesi: era tutto bianco, mi piaceva moltissimo anche perché, dopo un paio di carezze, si è subito affezionato a me.
Una volta  arrivato a casa, le prime due sere  non ci lasciava dormire perché abbaiava e piangeva e non appena si è ambientato si è dimostrato subito dispettoso. Ancora adesso, a volte, fa i bisognini in casa, morde le ciabatte, mi prende per i pantaloni, mi rende la vita “difficile”, ma io non mi arrendo anzi ho deciso di addomesticarlo.
Mi sembra un ottimo cane da guardia: quando è in casa e sente qualche rumore fuori, comincia ad abbaiare forte  e si mette vicino alla porta per uscire.
Le mie ciabatte sono rotte e rosicchiate ma sono contento perché il “mio” Rocky vuole che lo prenda in braccio e mi fa compagnia, così io non mi sento mai solo.
Nicola Peressoni

EVENTI DI OGGI

Villa Valetudine, Via Codroipo 25, Camino al Tagliamento, 10.00 - 17.00 ogni giorno - anche sabato e domenica, previo appuntamento
Mostra Jimmi Totis
Villa Valetudine, Via Codroipo 25, Camino al Tagliamento, 10.00 - 17.00 ogni giorno - anche sabato e domenica, previo appuntamento
Mostra Erna Vukmanic
SEGNALA EVENTO
GALLERY
INFO UTILI
RIVISTA STAMPATA
Ultimo aggiornamento: 22/09/2025 23:08