Regione

Quale futuro per l'Uti Medio Friuli?

di Redazione web

L'Uti Medio Friuli vede la partecipazione di 5 Comuni su 11, Basiliano, Lestizza, Mereto, Sedegliano e Varmo, che hanno condiviso alcune funzioni come la Polizia Locale, Ragioneria, Personale e Tributi. Si chiede oramai da più parti al neo-eletto Presidente Sergio Michelin, Sindaco di Varmo, di far chiarezza sul futuro dell'unione intercomunale. 
Anche Michelin ha riconosciuto che il primo compito "è quello di cercare di approfondire se continuare con le Uti o, non essendo più obbligatorie, scioglierle. I sindaci condividono l’esigenza di cercare una nuova formula di convenzione già sperimentata e il Medio Friuli ha già dato motivo di soddisfazione, ma purtroppo l’Uti Medio Friuli ha vissuto travagli per variazioni di legge specie in fase d’avvio e solo 5 Comuni su 11 hanno aderito".
Michelin dice di "aver creduto a questo tipo di aggregazione" ma che "l’Uti-Medio Friuli non è riuscita a esprimere tutte le potenzialità anche per sirene elettorali del dissenso". Tra le difficoltà "si è dovuto operare con personale ridotto" che Michelin ringrazia per la professionalità, come ringrazia il sindaco di Basiliano, Marco Del Negro, Presidente uscente dell'Uti Medio Friuli che "nonostante le criticità, è riuscito a portare a termine vari impegni".
Michelin proporrà un tavolo di lavoro con l’Assessore regionale Roberti per capire quali saranno le linee guida regionali per gli enti locali.
Ultimo aggiornamento: 19/04/2024 07:14