Arte e spettacoli

Ian McKellen, il Gandalf shakespeariano

di Angelo Cannella

Forse non tutti sanno che Gandalf, il mitico personaggio della trilogia della Signore degli anelli, trasposto cinematograficamente da Peter Jackson, in realtà è un attore di livello mondiale..si perché è anche uno dei più grandi interpreti shakespeariani viventi.
Conosciuto principalmente per i ruoli di Gandalf nella trilogia de "Il Signore degli Anelli" e di Magneto nella saga di “X-Men”, Ian McKellen ha consacrato gran parte della sua carriera per rappresentare le opere del grande drammaturgo, e non esiste premio teatrale o riconoscimento che non abbia ricevuto, compreso un Tony Award, a dimostrazione del suo grande talento. I bravi attori sono tanti, ma pochi si distinguono per l’intensità e la liricità con la quale danno un’anima ai loro personaggi. A teatro poi non si può barare, il pubblico sta lì, vicino a te, per convincerlo devi suscitare emozioni vere, tangibili, altrimenti non comunichi niente, è arte fine a se stessa.
Nato in Gran Bretagna, il 25 maggio 1939, fin da bambino si appassiona al teatro e alla recitazione, incoraggiato anche dai genitori che lo portano spesso a vedere le rappresentazioni e a prendere le prime lezioni di recitazione
Nel 1961 dopo la laurea gli viene offerta la prima opportunità di recitare in uno spettacolo 'ufficiale' presso il Belgrade Theatre di Coventry. Da allora è diventato uno dei maggiori esponenti del teatro britannico, soprattutto nel repertorio Shakespiriano, e ha recitato nei più importanti teatri del Regno Unito, recitando più volte con successo anche a Broadway e in vari teatri statunitensi
Il suo debutto sul grande schermo avviene nel 1968 con “The Promise”, cui seguono “”Plenty” di Fred Schepisi del 1985; “Scandal - Il caso Profumo” di Michael Caton-Jones del 1989; “Last Action Hero” di John McTiernan del 1993; “Sei gradi di separazione” di Fred Schiepisi del 1993; “Cold Comfort Farm” di John Schlesinger del 1995; fino a “Demoni e Dei” di Bill Condon del 1998, che gli fa ottenere un nomination all’Oscar come Migliore Attore Protagonista.
Tra le sue memorabili interpretazioni per il grande schermo: il regista degli anni '30 James Whale in "Demoni e dei" (1999, di Bill Condon), che gli vale la candidatura all'Oscar come miglior attore protagonista, il perfido 'Magneto' in "X-Men" e "X-Men 2" (2000 e 2003) di Bryan Singer e il mago 'Gandalf' nella trilogia de "Il Signore degli anelli" ("La compagnia dell'anello", 2001; "Le due torri", 2002; "Il ritorno del re", 2003) di Peter Jackson, che gli è valso la candidatura all'Oscar 2002 come miglior attore non protagonista
Ricordato principalmente per questi due enormi ruoli cinematografici, Ian McKellen non rinuncia a recitare anche in altri film, tra i quali spiccano ”Il Codice da Vinci” (2006) diretto da Ron Howard e "Mr. Holmes - Il mistero del caso irrisolto" (2015), dove offre un'eccezionale prova di recitazione.
Dieci anni dopo la fine della trilogia torna ad indossare i panni di Gandalf per il prequel tratto dal libro "Lo Hobbit" di Tolkien; dietro la macchina da presa torna, dopo un'iniziale titubanza, Peter Jackson, e la storia viene divisa in tre capitoli cinematografici: “Lo Hobbit – Un viaggio inaspettato” (2012), “Lo Hobbit - La desolazione di Smaug” (2013) e "Lo Hobbit - La battaglia delle cinque armate" (2014).
Nel 2006 la Berlinale gli conferisce l’Orso d’Oro alla carriera.

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Ultimo aggiornamento: 24/04/2024 17:08