Il piano superiore della biblioteca civica di Camino al Tagliamento è un auditorium straordinario e con un discreto numero di partecipanti, molti dei quali da fuori comune, si è tenuto l’ennesimo incontro organizzato dall’assessore alla cultura Cristina Pilutti per ospitare personaggi di primordine, molto interessante in questo caso l’incontro con il Professor Antonio Chiumento.
Per chi non lo conoscesse, è il maggior studioso di ufologia a livello europeo, è stato vicepresidente del Centro Ufologico Nazionale e primo presidente del Centro Studi Ufologici. E’ essenzialmente un investigatore ufologo, le sue ricerche investigative iniziarono nel 1977 esclusivamente per curiosità scientifica. Ha indagato con scrupolosa metodologia fino ad adesso a ben millequattrocento casi ma solamente nel 2004 ha deciso di iniziare a rendere note le sue numerosissime indagini. I suoi libri “Alieni tra noi”, “L’ufonauta-vivere e viaggiare con gli alieni”, “Apri gli occhi” sono solo alcuni titoli delle sue opere che svelano al lettore le singole esperienze vissute dalle persone supportate da prove visive reali o ricostruite sulla base dei relativi racconti. Nei vari capitoli presenta le storie dei protagonisti, i luoghi dove sono avvenuti gli incontri o gli avvistamenti e le date, in modo scrupoloso e dettagliato, quasi maniacale, a suo dire. Sono opere in cui si presenta, anche ai semplici curiosi, l’esortazione a porsi delle semplici domande come il fatto che forse non siamo gli unici esseri a vivere nell’Universo e a smuovere le curiosità, spetterà poi al lettore trarre le proprie conclusioni.
Non è mancata la curiosità dei presenti nell’ascoltare il relatore quando si è parlato dell’avvenimento accaduto l’11 febbraio 2012 a Mortegliano, dove numerose persone, sconosciuti tra di loro, hanno riportato il medesimo resoconto dei fatti e questo costituisce pressoché un evento unico. Tutto il resoconto dei fatti e le dichiarazioni dei presenti sono presenti nel suo volume: “La creatura di Mortegliano”.
L’occasione della serata è stata per presentare la sua ultima opera “Una porta sull’ignoto”. Anche in questo libro presenta ben cinquantaquattro episodi: s’inizia con un evento del 1937 accaduto ad Azzano X (PN), per terminare con un caso fotografico del 2014. Con quest’opera l’autore ha divulgato e presentato ben 187 casi, offrendo quindi ai lettori l’opportunità di vedere le cose con altri occhi, ponendoci degli interrogativi e nulla più, senza imporre le proprie idee ma con la voglia di conoscere e come dice il Prof. Chiumento: “Attrezziamoci a osservare altre realtà dalle sfaccettature inverosimili e inspiegabili”.
Il ciclo di presentazioni nell’auditorium di Camino al Tagliamento organizzati dall’amministrazione comunale, prevedeva per venerdì 19 febbraio la presentazione del romanzo “Il Buinc” di Gianluca Franco. Oltre a essere il legno che porta gli otri dell’acqua sulla schiena, è anche il soprannome di una mummia esposta a Venzone (UD). L’autore, studente di medicina a Padova, andò a Venzone per aiutare il professor Marcolini nelle sue ricerche e restò affascinato nel conoscere i misteri attorno alla mummia Il Buinc, che il passare dei secoli ha solo accentuato. Un diario trovato in un baule che si tenterà di decifrare con l’autore del libro che si avvalse della spalla di Paolo Bortolussi e delle brave ragazze della scuola di musica di Camino al Tagliamento, che allietarono la serata con intermezzi musicali.