Arte e spettacoli, Auguri

Auguri di buon compleanno al Maestro Pupi Avati

di Angelo Cannella

Compie gli anni oggi uno dei registi italiani più famosi, Pupi Avati. Nato a Bologna il 3 novembre del 1938, Giuseppe Avati, in arte Pupi, cresce in una famiglia di estrazione borghese e, dopo la laurea in Scienze politiche, lavora per circa quattro anni presso la Findus, coltivando nel frattempo la sua passione per la musica, in particolare il jazz.
Proprio per tale motivo dal 1959 al 1962 entra a far parte della "Doctor Dixie Jazz Band", dove suona il clarinetto; lascia tuttavia la band, poiché ad un tratto si rende conto della differenza tra avere la passione per la musica ed avere talento, poiché nella band entra un certo Lucio Dalla.
Tale circostanza lo indusse a cercare la propria strada, che sarebbe diventata poi quella cinematografica; in famiglia per altro vi era già chi aveva scelto quella stessa strada: infatti il fratello maggiore, Antonio, è uno sceneggiatore e produttore.
L'esordio cinematografico avviene con due horror grotteschi: "Balsamus, l'uomo di Satana" (1968) con protagonista uno stregone nano e "Thomas e gli indemoniati". Quest'ultimo film vede la partecipazione di una Mariangela Melato alle prime armi. Il film non viene distribuito in Italia e, prima di mettersi nuovamente dietro la macchina da presa, Pupi Avati attende cinque anni, partecipando nel frattempo come sceneggiatore nel film "Salò o le 120 giornate di Sodoma" di Pier Paolo Pasolini.
Nel 1974 gira il film di ispirazione felliniana "La mazurca del barone, della santa e del fico" con Ugo Tognazzi, Paolo Villaggio e Delia Boccardo. Altro film di ambientazione paranormale di qualche anno più tardi è "La casa dalle finestre che ridono", storia di un pittore che si ritrova a dover restaurare un affresco in una casa infestata da fantasmi.
Grazie al successo di quest'ultimo film, Avati lavora anche in televisione come sceneggiatore di "Jazz band" (1978) e "Cinema" (1979), due produzioni di carattere autobiografico che affrontano le sue passioni con qualche venatura nostalgica. Lo stesso tema sarà protagonista anche del film "Una gita scolastica" (1983) con Carlo delle Piane. La protagonista è una vecchia bolognese ultraottantenne che ricorda una vecchia gita scolastica. Il film viene premiato con due Nastri d'argento: uno per la migliore regia ed uno per il miglior soggetto originale.
Da questo momento la carriera di Pupi Avati è costellata di film di successo come "Regalo di Natale" (1986) che avrà anche un prosieguo con "La rivincita di Natale" (2004), e "Storie di ragazzi e di ragazze" (1989) vincitore nuovamente di due Nastri d'Argento per la miglior regia e la miglior sceneggiatura. Riceve il Nastro d'Argento per la regia anche per "Festival" (1996). Quest'ultimo film, con protagonista Massimo Boldi, è ispirato ad un episodio della vita artistica di Walter Chiari. Il film racconta di un attore comico che s'illude di aver vinto la Coppa Volpi al Festival del cinema di Venezia, l'atmosfera è dolce-amara.
Mentre si occupa di regia, continua anche a scrivere, pubblicando romanzi come "I cavalieri che fecero l'impresa", da cui trae anche l'omonimo film nel 1999, e una sua autobiografia: "Sotto le stelle di un film" (2008).
Torna alla regia nel 2003 dopo un periodo di pausa con il film "Il cuore altrove" con Neri Marcoré e Vanessa Incontrada; i due interpretano un insegnante e una ragazza cieca, protagonisti di una storia d'amore negli anni Venti. Inizia un periodo molto fortunato con una serie di film tra cui: l'autobiografico "Ma quando arrivano le ragazze" (2005) con Vittoria Puccini e Claudio Santamaria, "La seconda notte di nozze" con Katia Ricciarelli, Antonio Albanese e Neri Marcoré, "La cena per farli conoscere" (2007) con Diego Abatantuono e un importante cast femminile che comprende Vanessa Incontrada, Ines Sastre, Violante Placido e Francesca Neri, "Il papà di Giovanna" (2008) con Silvio Orlando, "Il figlio più piccolo" (2010).
La sua ultima fatica cinematografica è il film "Il cuore grande delle ragazze" (2011), film autobiografico con Cesare Cremonini e Micaela Ramazzotti presentato al Festival del cinema di Roma.
Nel 2019 torna al genere horror con "Il signor diavolo", tratto dall'omonimo libro da lui scritto e pubblicato l'anno precedente. Due anni dopo, nel 2021, esce su Sky il suo nuovo film "Lei mi parla ancora", tratto dal romanzo biografico di Giuseppe Sgarbi, in cui rilancia Renato Pozzetto, ottantenne

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Ultimo aggiornamento: 13/08/2025 14:07