Un evento che ha segnato la storia varmense, rimasto nella memoria collettiva delle antiche famiglie locali tanto da essere considerato il matrimonio emblema del Secolo scorso in Friuli con oltre 400 invitati, tra i quali spiccavano i nomi altisonanti della nobiltà friulana e delle autorità civili, politiche e militari del tempo. 

Tra le illustri personalità che parteciparono alla cerimonia si ricordano: Italo Balbo, cognato dello sposo e Governatore di Tripoli, il Ministro S. Benni, quali testimoni, inoltre la Principessa Pacelli nipote del futuro Papa Pio XII°, Elettra Marconi, il Senatore Morpurgo, nonché la nomenclatura della gerarchia politica romana e friulana, tra cui il Federale e il Prefetto. La celebrazione del rito, alla quale presero parte diversi sacerdoti, fu presieduta da Mons. Tribos, Pievano e Vicario Foraneo di Varmo mentre all’organo sedeva il famoso Prof. Don Giovanni Pigani. 

Data l’importanza che tale evento ebbe per la comunità l’Amministrazione Comunale di Varmo, infatti, ha ritenuto doveroso e imprescindibile predisporre una progettualità volta a ricordare e a valorizzare la figura di Giuliana Canciani: una donna pratica, dinamica, affabile e disponibile con tutti, dalla formidabile capacità comunicativa, madrina dell'Aeronautica Militare e ben inserita nel jet set internazionale. 

Gli appuntamenti saranno così articolati: 

Concerto swing "Lorena Favot swing quartet" 

Conferenza per approfondire la figura della Contessa Giuliana Canciani Florio. Relatori: Liliana Cargnelutti e Maria Croatto
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Conferenza sullo spaccato storico sociale alla fine degli anni Trenta. Relatrici: Maria Antonietta Cester Toso e l’associazione culturale Apriamo il paracadute di Buttrio

Concerto barocco con il duo San Souci 

Tutti gli appuntamenti sono a ingresso gratuito e sono realizzati con la collaborazione della sezione locale dell'Aeronautica, con la Pro Loco “Due Platani” di Santa Marizza, con la Pro Loco “Lis Aghis” di Romans, con la Compagnia Filodrammatica “Sot La Nape”, con la Scuola di Musica Varmo, con l’Associazione culturale “Apriamo il paracadute” e infine con la preziosa disponibilità dei proprietari delle dimore in cui verrà proposto il calendario.