Basiliano, Camino al Tagliamento, Flaibano, Lestizza, Mereto di Tomba, Rivignano Teor, Sedegliano

Elezioni amministrative: conferme, novità e qualche ritorno

di VG

Le elezioni comunali di domenica 26 maggio hanno registrato anche nei comuni del Medio Friuli in cui si è votato, alcune riconferme, qualche rientro e molte novità.
Andiamo per ordine. Basiliano con una affluenza al voto del 66,32% degli aventi diritto, ha visto la rielezione del sindaco uscente Marco del Negro (centrosinistra) che ha ottenuto una ragguardevole percentuale di suffragi pari al 52,79%, mentre l’altro candidato Severino del Giudice (centrodestra) si è piazzato al 42,21%.
A Camino al Tagliamento che ha visto il 60,51% di votanti, si è registrata la riconferma di Nicola Locatelli (civica) con il 54,19% di consenso, mentre l’antagonista Letizia Bravin (liste civiche) ha ottenuto il 45,81 di voti.
Flaibano che aveva un solo candidato Sindaco Alessandro Pandolfo ha registrato un’affluenza del 46,50, ma per la soglia di abitanti ha scongiurato il commissariamento che altrimenti sarebbe scattato in automatico. Il neo eletto Sindaco ha ottenuto 534 voti peri al 100%.
A Lestizza con la percentuale del 59,03% di votanti, i candidati a primo cittadino erano invece tre. I risultati hanno decretato la vittoria di Eddi Pertoldi (Lega e civica) con il 42,96%, mentre all’opposizione è finito per un’incollatura Elvio Sgrazzutti (civiche) con il 41,96% e, più distante, Valeria Grillo (Fratelli d’Italia) con il 15,08% .
Mereto di Tomba (51,28% di partecipanti al voto) ha visto l’elezione a sindaco di Claudio Violino (autonomista) con il 76,63%, mentre Walter Mario Mattiussi ha ottenuto la percentuale del 23,37.
Scontata la rielezione a Sindaco del Comune di Rivignano Teor di Mario Anzil (centrodestra ed autonomisti) con ben il 93,95% di consenso. L’altro candidato Francesco Pussini ha ottenuto il 6,05%, mentre l’affluenza al voto è stata del 54,08%.
Il Comune di Sedegliano (votanti il 58,43%), ha visto il rientro a Sindaco di Dino Giacomuzzi (centrodestra) con il 50,60% di voti, mentre l’altro candidato Francesco Pozzo (civico) si è piazzato al 49,40%.
Credo che i dati esprimano la voglia dell’elettorato di cambiare i propri amministratori se hanno deluso nel loro compito e di riconfermare o di premiare l’affidabilità di chi ha ben operato. Non solo, ma la spinta politica del voto europeo con la forte affermazione della Lega, solo in parte si è riversata nei comuni, dove prevale ancora il rapporto diretto con la persona che si candida, indipendentemente dunque dalla collocazione partitica. Altro discorso merita l’affluenza alle urne che si è rivelata minore rispetto ai tempi passati, ma sufficiente per i quorum previsti ed il fatto che, in qualche comune, si è registrata una sola candidatura a primo cittadino. In tali situazioni piuttosto particolari, per evitare il rischio dei previsti commissariamenti, si è ricorso a liste cosiddette civetta, formate da blocchi di famiglie o da nomi scelti un po’ alla rinfusa ed in tutta la provincia. Lascio ai lettori il giudizio se in questo caso, il bene sia maggiore rispetto al male…
Per quanto mi riguarda, rivolgo a tutti gli eletti, sia in maggioranza che nei banchi delle minoranze, il sincero augurio di un buon lavoro al servizio delle reciproche cittadinanze.

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Ultimo aggiornamento: 28/03/2024 01:48