Codroipo, Rivignano Teor

Due parchi di risorgiva, un futuro comune?

di Silvia Iacuzzi

In Sala Abaco a Codroipo si è tenuta un interessante serata su “Le Risorgive del nostro territorio: patrimonio da salvaguardare e valorizzare", realizzata dal Caffè Letterario Codroipese e dal Circolo Fotografico Codroipese.
Luisa Venuti, Presidente del Caffè Letterario ha introdotto la serata ricordando come le Risorgive siano sempre state un luogo di avventura e sogno, un polmone verde, spesso incontaminato, che caratterizza i nostri paesi e le nostre campagne. Ha poi introdotto il Parco delle Risorgive a Codroipo e il Parco dello Stella a Rivignano Teor, entrambi parchi di risorgiva e con lo stesso fiume Stella nasce proprio dalle risorgive di Codroipo. Queste due realtà hanno avuto una storia molto diversa, ma potrebbero condividere un futuro comune.
A parlare della storia del Parco delle Risorgive è stato Angelo Petris, che nel 1975 insieme ad altri codroipesi diede vita all'Associazione Quattro Fontane che nel 1978 riuscì a convincere la Regione ad acquistare 45 ettari contro il parere di molti agricoltori e itticoltori della zona per tutelare la natura delle zone di risorgiva. Dopo che il territorio fu messo in sicurezza e furono realizzati percorsi e passerelle, nel 1984 il Parco delle Risorgive fu inaugurato e aperto al pubblico. Da allora il parco è diventato un'oasi naturalistica di estremo valore, ma non si è fatto più molto tanto in termini di dimensioni quanto di inserimento in percorsi naturalistici più ampi. Con i suoi 20-25mila visitatori l'anno meriterebbe più attenzione e bisognerebbe evitare di ripetere le scelte e gli interventi fatti negli anni dalla Regione che non hanno permesso di valorizzarlo al meglio.
Mario Anzil, Sindaco di Rivignano Teor, ha riferito invece come il Parco dello Stella sia di proprietà comunale e sia stato realizzato nel 2004 con il consenso di agricoltori, cacciatori e cittadini che hanno visto nell’iniziativa una possibilità di tutelare e valorizzare il territorio. Una decina di anni fa il parco è stato al centro di un Progetto Life che ha visto il coinvolgimento di molti dei Comuni interessati dal fiume Stella e 3 milioni di fondi europei investiti in infrastrutture e per piantare alberi. Con la fusione con il Comune di Teor nel 2014, il parco si è espanso anche a quell’area e ora conta 600 ettari comprendendo il fiume Stella per oltre la metà della sua lunghezza. Nel tempo tutti i proprietari terrieri sono stati artefici del progetto di conservazione del Parco, dato che se creano infrastrutture o garantiscono la conservazione di piante catalogate ricevono un riconoscimento in denaro. L’Associazione Stella Boschi e Laguna che comprende 12 comuni si è appena vista aggiudicare un progetto per il Piano di Sviluppo Rurale (PSR) che riceverà altri 3 milioni di euro.
Al contrario il Parco regionale di Codroipo è rimasto fuori da queste iniziative, anche perché nel tempo non c’è stato interesse da parte delle amministrazioni di unirsi ai progetti dello Stella. Anzil ha invece ribadito come il fiume Stella potrebbe essere un punto di unione, tanto che sarebbe possibile allargare il parco di risorgiva fino al mare, ma sarebbe necessario elaborare una visione che includa anche i castelli d’acqua di Sterpo e Flambruzzo, così come la Villa Savorgnan a Ariis, per poi magari pensare a Villa Manin, che deve essere restituita al suo territorio con, ad esempio una pista ciclabile che colleghi la Villa ai parchi fino a Lignano, perché il territorio di risorgiva può non solo esser conservato ma diventare ancor più volano di sviluppo turistico ed economico.
Petris ha suggerito che il Parco di Codroipo dovrebbe passare a gestione comunale con un comitato cittadino che sviluppi una visione d’insieme. Si è osservato che qualcosa si sta muovendo perché il Comune sta ora ristrutturando il Mulino Bosa in prossimità del Parco, risalente al 1524 e attivo fino al 1980.
Il vicesindaco di Codroipo Giacomo Trevisan, presente in veste privata, ha confermato che il Comune si sta interessando anche all’acquisto del Mulino Cesselli, uno dei quattro che oltre al Mulino Bosa caratterizzano la zona e che potrebbe fungere da foresteria del Parco, come sito per noleggiare biciclette, ecc. Il Vicesindaco ha ringraziato per l’occasione di riflessione, perché, come insegna l’esperienza di Rivignano, serve dialogare tra diverse parti per arrivare a delle soluzioni d’insieme con i parchi di risorgiva che potrebbero essere inseriti all'interno di un sistema che valorizza il nostro territorio coinvolgendo altri punti nevralgici, quali i mulini, i castelli e a nord anche il torrente Corno. Certo, hanno ribadito tutti i presenti, non è un progetto di breve termine, ma un percorso impegnativo che non può e non deve avere colore politico.
A intramezzare i vari interventi tre filmati di splendide foto del Circolo Fotografico Codroipese che hanno permesso di vedere quanto di prezioso da un punto di vista paesaggistico, di flora e fauna ci sia nel territorio dei due parchi. Inoltre a corredo della serata si potevano ammirare alcuni dipinti dell'artista codroipese Antonio Fontanini, che ritraggono spesso angoli dei due parchi. L’artista ha fatto presente come i colori dei parchi nelle varie stagioni sono qualcosa che lo ha sempre attratto.
Tra il pubblico sono intervenuti anche Graziano Ganzit, già Assessore di Codroipo che ha commentato che purtroppo spesso queste idee non hanno trovato sponda in Regione, ma nemmeno a Codroipo, Forse oggi però le necessità sono cambiate: bisogna promuovere la sostenibilità del territorio tutelandolo e valorizzandolo e i parchi possono essere un collante per tutto un territorio. Anzil ha ribadito come la vera sfida sia avere amministratori capaci e cittadini che siano a favore e aiutino queste idee, mentre Antonio Ferraioli dell’Associazione Codroipo C’è ha ribadito che è importante non perdere anche questo treno, perché gli strumenti ci sono ma bisogna cominciare a lavorare a queste visioni. In conclusione, Pietro Pittaro, viticoltore e già Sindaco di Bertiolo, ha fatto presente come tutto ciò di cui si è discusso sia assolutamente valido, ma bisogna far fronte all’ulteriore problema della mancanza di acqua che ha recentemente abbassato le falde e mette a repentaglio tutto il territorio delle Risorgive.
Ultimo aggiornamento: 19/04/2024 07:14