Varmo, Ricordi

Rosano Clozza, una vita nella scuola, in politica e nello sport

di Graziano Vatri

Con la scomparsa avvenuta recentemente di Rosano Clozza a 86 anni, si chiude un’altra pagina della storia pubblica del comune di Varmo a partire dal dopoguerra. Insegnante e dopo un’ iniziale esperienza di professore presso la locale scuola media, per oltre 40 anni si è contraddistinto nell’impegno professionale di maestro nelle scuole elementari o come si definiscono adesso del Ciclo primario, a Varmo, Gradiscutta, Canussio, nella nativa Roveredo ed infine a Romans. Praticamente una vita spesa con entusiasmo e dedizione, all’istruzione degli alunni di questi paesi. Intere generazioni gli debbono molto, non solo come apprendimento culturale, ma anche come lezione di vita. Accanto al lavoro, un’altra grande passione nella politica che lo ha visto ricoprire l’incarico di storico segretario della sezione del P.S.D.I. del comune di Varmo, di consigliere e capogruppo consiliare, sia nei banchi di opposizione che in quelli di maggioranza, ininterrottamente dagli anni 60 e fino al 1995 del secolo scorso.
Rosano Clozza ha sempre rifiutato incarichi assessorili che pure avrebbe meritato per capacità ed esperienza, preferendo il ruolo di semplice rappresentante dei cittadini, con spirito alle volte critico, ma sicuramente propositivo, con una grinta e coerenza riconosciuta anche da chi non era schierato con lui. Restava animato dallo spirito di realizzare il bene comune e di vedere tutelate le fasce socialmente più deboli.
Un altro amore, forte e viscerale, era quello dello sport, con particolare riguardo al mondo del calcio che ha visto Clozza segretario per lunghi anni della Società Polisportiva di Varmo e tifoso juventino.
Restava infine, ma non certo ultima per importanza, l’attenzione per la storia e la letteratura, in particolare umanistica, per la conoscenza ed aggiornamento sui temi della natura o della difesa ambientale. A tal proposito, era mitica la costante cura dell’orto o del giardino della sua abitazione.
Da anni, purtroppo, Rosano Clozza venne colpito da malattie invalidanti che fiaccarono il suo corpo fisico, ma non la mente, rimasta lucida e brillante come sempre. In questi termini ed anche con la simpatia che lo caratterizzava nei rapporti interpersonali, lo voglio ricordare, sicuro che da lassù, assieme ai tanti che lo hanno preceduto, amici o avversari politici, ma mai nemici, continuerà a svolgere le interminabili sedute di consiglio comunale già esperimentate nella vita terrena. Sotto l’occhio vigile e bonario di alcuni sindaci, penserà ai suoi famigliari ed ai suoi paesani.
Grazie di tutto e mandi Rosano!

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Ultimo aggiornamento: 28/03/2024 01:48