Regione, Arte e spettacoli

Rinforziamo i legami con il Friuli grazie a storia e cultura

di Danilo Vezzio, Fogolâr Furlan Lione

Da sx: Lemaitre, Vezzio
Va crescendo l’interesse per la mostra della Scuola Mosaicisti di Spilimbergo presso gli Archivi Municipali di Lione in Francia.
Il 2 dicembre un folto pubblico ha assistito ad una magistrale conferenza erogata dalla dottoressa in storia dell’arte Capucine Lemaitre, una grande esperta su tutto quello che concerne il mosaico dell’antichità o di epoca moderna.
Capucine Lemaitre è brettone ma conosce l’Italia ed il Friuli grazie ai suoi studi sui mosaici romani e le sue lunghe ricerche sui mosaicisti friulani come la famosa famiglia Odorico di Rennes.
Il tema della conferenza era ‘’storia della scoperta e del restauro dei mosaici antichi’’, un tema vastissimo, un lungo viaggio nella Storia nel mondo greco-romano, i mosaici romani, sono come un libro di illustrazioni che ci permette di capire come vivevano, cosa mangiavano, come si divertivano.
Lione era l’antica Lugdunum dove sono nati due imperatori romani Claudio e Caracalla, era una seconda Roma e le numerose ville patrizie, ricche di mosaici di bellissima fattura, come quello dei ‘’Giochi del circo’’ sono ora conservati nel museo gallo romano di Lione.
Grazie a questa conferenza si è anche messo in luce un’ulteriore qualità, poco conosciuta dei mosaicisti friulani, quella di saper recuperare, spostare, restaurare antichi pavimenti romani scoperti durante gli scavi.
Una volta scoperto il mosaico come fare per toglierlo e metterlo a riparo senza distruggerlo? Si è fatto appello ai mosaicisti friulani che sapevano fare i mosaici, ma anche ‘’disfarli’’ era una competenza straordinaria, tutti i tentativi fatti da altre maestranze fallivano ed i mosaici sgretolati persi per sempre.
Questa competenza ha tra l’altro sboccato su un’invenzione rivoluzionaria, il ‘’mosaico a rovescio su carta’’ brevettato da Gian Domenico Facchina, ma probabilmente, l’invenzione era dei suoi compaesani Mora.
Tutti sanno che l’Opera Garnier di Parigi è ricoperta di mosaici, questo è stato possibile grazie a quest’invenzione tutta friulana.
Pochissimi sanno che, già negli anni 1850, la famiglia Mora lavorava con maestria nel campo dell’archeologia presso le città ‘’romane’’ di Nimes, Arles, Lione, appunto per il recupero di reperti preziosissimi.
La dottoressa Capucine Lemaitre ha messo in evidenza questo grande know how friulano, saper recuperare i mosaici antichi.
Durante questa mostra i ‘’100 anni della Scuola Mosaicisti di Spilimbergo’’ voluta dal Fogolar Furlan di Lione e realizzata con il contributo della Città di Lione, dello IIC di Lione, dall’Ente Friuli nel Mondo, dalla Regione FVG si sottolinea la presenza altamente positiva dei friulani che hanno fatto senza saperlo Lione una città d’arte, erano emigrati di una modestia esemplare e di una genialità davvero straordinaria.
Ultimo aggiornamento: 19/04/2024 07:14