Arte e spettacoli, Ricordi

Morto il premio Oscar William Hurt

di Redazione web

Si è spento per cause naturali il premio Oscar William Hurt.
L'attore settantunenne era tra gli attori più carismatici e magnetici della sua generazione.
William Hurt ha affascinato da sempre il grande schermo, seducendolo con grande eleganza interpretativa.
Nato a Washington D.C. nel 1950, trascorre i primi anni di vita in giro per il mondo, a causa del lavoro del padre, funzionario governativo.
In seguito al divorzio dei genitori, si stabilisce nella Grande Mela con il fratello James e la madre che, nel 1960, sposa Henry Luce III, fondatore delle riviste "Time" e "Life".
Dopo una adolescenza molto agiata e a causa del suo carattere turbolento, viene iscritto alla Tufts University di Medford, nel Massachusetts, dove studia teologia e si appassiona, casualmente, alla recitazione.
Dopo la laurea, il giovane approfondisce la confidenza con la settima arte frequentando, a Londra, l'Accademia d'Arte Drammatica e, a New York, la Julliard School. Esordisce sul palcoscenico all'Oregon Shakespeare Festival di Ashland, dedicandosi per diverso tempo al teatro classico. Poi, il ragazzo entra a far parte della New York's Circle Repertory Company.
Il 1980 lo vede debuttare al cinema, nel film " Stati di allucinazione "fanta-dramma firmato Ken Russell. Successivamente Hurt sarà protagonista in" Uno scomodo testimone " con di Sigourney Weaver, e " Brivido caldo " con Kathleen Turner e sarà un reduce menomato dal Vietnam, ne" Il Grande Freddo".È, inoltre, l'ispettore Renko nel thriller "Gorky Park".
Nel 1985 consegue il premio come miglior attore al Festival di Cannes e l'Oscar, grazie alla struggente performance ne " Il bacio della donna ragno "di Hector Babenco.
Successivamente confermò le notevoli qualità interpretative, in particolare in"Fino alla fine del mondo "(1991) di Wim Wenders, "La peste" (1992) di Luis Puenzo, "Mister Wonderful "(1993) di Anthony Minghella e "Il verdetto della paura" (1994) di Heywood Gould.
Nel 1995 Hurt offrì un'altra valida interpretazione in "Smoke" di Wayne Wang, film che vinse l'Orso d'argento al Festival di Berlino e che spinse i recensori dell'epoca a definirlo un divo timido e seducente.
Nel 1996 fu protagonista di"Jane Eyre" di Franco Zeffirelli, mentre nel 1997 interpretò "Michael "di Nora Ephron e "Prove d'accusa" di Erin Dignam.
Nei mesi che succederanno, il divo sarà investito da altre due candidature agli Academy ma, stavolta, senza alcun premio: tra il 1986/87, infatti, lo vediamo protagonista nei panni del devoto insegnate per audiolesi, James Leeds, nel bellissimo "Figli di un Dio minore" ma anche in quelli dell'ambizioso giornalista Tom Grunick, nella commedia cronistica "Dentro la notizia".
Successivamente William è un padre distrutto in " Turista per caso" nella pellicola diretta da Lawrence Kasdan: poi incarna il killer scalcinato nella commedia "Ti amerò... fino ad ammazzarti "
Tra le successive interpretazioni sono da menzionare L"ost in Space - Perduti nello spazio" (1998) di Stephen Hopkins, "Do Not Disturb - Non disturbare" (1999) di Dick Maas," A.I. - Intelligenza artificiale" (2001) di Steven Spielberg,"The Village "(2004) di M. Night Shyamalan.
E ancora, impersonerà" Un medico, un uomo",film ma loro delicato e poi, nel 2006, otterrà una nuova nomina alle ambite statuette nelle vesti dell'ambiguo consanguineo di Viggo Mortensen, nel feroce " A History of Violence".
Impersonerà poi il malvagio alter ego di uno psicotico Kevin Costner in "Mr. Brooks", Hurt sarà poi il viscido sindaco di NY nel frastornante" Rumore" e nel film, "Into the Wild - Nelle terre selvagge" (2007).
Il 2008 lo trova, tra gli altri, a dare volto al Presidente in "Prospettive di un delitto" a impartire ordini nel bellico " Beast of Bataan", nonché sarà nel cast con Edward Norton ne L'incredibile Hulk".
Nel 2009 lo vediamo protagonista nel film "Endgame", oltre che in "The countess "e nei panni di Daniel Purcell nel telefilm "Damages".
Di nuovo in tv compare come Capitano Ahab in " Moby Dick" (2010). Sempre nel 2010 fa parte della nuova rivisitazione di "Robin Hood" per la regia di Ridley Scott. Nel 2013 gira "The Host "di Andrew Niccol e "Storia d'inverno" di Akiva Goldsman.
Negli ultimi anni ha recitato in diverse pellicole quali:" La scomparsa di Eleanor Rigby" (2013) di Ned Benson, "Captain America: Civil War "(2016) di Anthony e Joe Russo, "Avengers: Infinity War" (2018) di Anthony e Joe Russo e un cameo nel sequel uscito un anno dopo," Era mio figlio" (2020) di Todd Robinson," Black Widow" (2021) di Cate Shortland.
Nel corso della sua carriera, il divo ha sempre continuato a calcare le scene e lo ha fatto in grande stile, ricevendo un Obie nel 1977 per "My Life", un Tony, nel 1985, per "Hurlyburly" e lo Spencer Tracey Award nel 1988.
Con la sua morte, se ne va un genere di attorei che illuminavano con la loro solo presenza ogni film, ogni sequenza e ogni inquadratura e che riusciva a distinguersi dagli altri per qualcosa di impalpabile eppure incredibilmente tangibile, universale nella sua potenza espressiva.

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Ultimo aggiornamento: 28/03/2024 01:48