05/10/2023
Codroipo, Arte e spettacoli, Libri
“Dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale, come molti friulani anche la giovanissima Disma De Cecco lascia il suo paese – Codroipo, al centro della quieta pianura friulana – per cercare fortuna. Nel suo cuore il desiderio di una carriera artistica e in tasca la borsa di studio per il corso di canto lirico del Teatro Alla Scala di Milano. Disma coltiva la sua passione e non le manca un pizzico di fortuna: l’occasione si presenta nel 1947. Prova generale dell’Otello di Giuseppe Verdi, direttore Arturo Toscanini: la soprano titolare non può andare in scena e Disma è chiamata a sostituirla. Il talento non le manca e alla soddisfazione personale si aggiunge la gradita attenzione del geniale direttore dell’allestimento scenico dell’Opera milanese: Nicola Benois. Un nome, quello di Benois, che evoca quattro secoli di generazioni di grandi artisti, musicisti e architetti, una stirpe che ha trovato straordinaria sintesi di inventiva e cultura proprio in Nicola. Come in un’opera i due si innamorano e nelle loro vite presto si intrecciano arte, passione e sogni..
È grazie a quest’incontro se Codroipo – che ha nel suo nome l’essere “quadruvium”, incrocio, incontro appunto – avrà l’onore di divenire rifugio e crocevia per la vita della coppia. La villa dei Benois in Viale della Vittoria a Codroipo, ribattezza sin da subito "La Dacia", sarà per gli ultimi trent’anni di carriera dello scenografo non solo il punto di partenza e di ritorno dei frequenti viaggi alla volta dei teatri di mezzo mondo per la cura degli allestimenti scenici, ma anche il luogo di amicizie e incontri. Disma e Nicola hanno saputo intessere profonde relazioni e nella comunità di Codroipo sono ancora tante le persone che conservano storie e ricordi legati a questa coppia di immenso talento e sincera umanità.
Oggi riposano assieme nella Cappella del Cimitero di Codroipo e nel 2008 la città ha voluto rendergli omaggio intitolando ad entrambi il Teatro Comunale. È un onore, quindi, poterne celebrare le qualità e il ricordo anche attraverso questa nuova edizione della biografia di Nicola Benois.”