Associazione Teatrale Friulana
UNE DÌ E UNE GNOT di Paolo Sartori
regia Claudio Mezzelani
Uno spettacolo dai forti contrasti, politicamente scorretto, perché racconta un Friuli e dei friulani lontani dall'iconografia classica. Il protagonista è un ragazzo che non è stato aiutato né dagli studi, né da una cultura personale e che si lascerà andare, si abbandonerà fatalmente ad un'azione criminosa. La spinta che lo muove nella vita è il sesso e la sua soddisfazione e la ricerca di un benessere puramente materiale. Non ha interessi, vive alla giornata, non si cerca un lavoro."
Assente, nella drammaturgia, la collocazione temporale, per i personaggi complici del male che si misurano con due lunghi monologhi poetici di grande impatto emotivo. Un testo inedito, in cui il femminile esce dagli stereotipi della "buine femine". "La protagonista non si schiera, è una creatura soprannaturale che sceglie il male senza distinguere." L'unico che si salva è il barista, il testimone della vicenda e una sorta di coro greco. Il suo friulano con accenti inaspettati è una presenza da un altro mondo.