31/12/2023
Sedegliano, Auguri, Ricordi
90 anni di monsignor Raffaele Nogaro
di Mario Passon
“In cima alle mie cose metto prima la Libertà e poi la Fede; perché ritengo che senza la Libertà non ci può essere Fede” sono parole di Mons. Raffaele Nogaro, un nostro amico del Medio Friuli, nato a Gradisca di Sedegliano il 31 dicembre 1933 che oggi compie 90 anni.
Raffaele Nogaro viene ordinato presbitero il 29 giugno 1958, per molti anni è professore di Lettere nel Seminario di Castellerio, poi Parroco del Duomo di Udine. Viene eletto alla sede vescovile di Sessa Aurunca il 25 ottobre 1982, ordinato vescovo il 9 gennaio 1983, infine trasferito a Caserta il 20 ottobre 1990 dove diventa emerito il 25 aprile 2009.
La sua esperienza di vescovo è raccontata del libro “Nogaro: un vescovo di frontiera” scritto dal giornalista-scrittore Raffaele Sardo, AGE editore. Nogaro è la Chiesa tra la gente; con i ragazzi di una scuola superiore si esprime così “Io non ho mai creduto ad una Chiesa che non sia tra la gente. Non faccio distinzioni tra credenti e non credenti … voi" dice ai ragazzi "siete i nuovi missionari di Dio. In voi è riposta tanta speranza”.
A mio parere il libro più importare per descrivere don Raffaele Nogaro sacerdote è “A servizio dell’uomo: interventi, omelie e messaggi 1984-1990” edito da Laurenziana Napoli, dove leggiamo nella prefazione “venuto dal Nord … uomo tenace come la pietra della sua terra ma saporito come un pezzo di pane, che scende in piazza per i suoi ma che vive di discrezione, l’uomo dalla parola suadente e travolgente, immerso nell’ascolto … il Pastore che è grande Vescovo”.
Da questo libro riporto un passaggio della sua omelia del 23 dicembre 1984 “Natale”: “L’uomo vive perché Dio nasce nella sua storia. … Io credo ancora. Credo che i confini della mia piccola e bellissima terra non siano definiti dalla rampe dei missili di morte, ma riprendano di nuovo le misure della capanna di Betlemme e svolgano le dimensioni dell’amore del mio Cristo”.
Noi vogliamo ricordare il suo impegno sacerdotale in Friuli: professore, insieme a don Pietro Brollo, don Gianni Menossi, don Luigi De Biasio, don Ottavio Belfio, e molti altri, ma soprattutto educatore per tanti giovani che attraverso il Seminario di Castellerio hanno ricevuto una solida educazione culturale, sociale e cristiana poi portata nel mondo del lavoro, della politica, del sindacato, nella famiglia, nel volontariato. Un professore stimato e benvoluto dai ragazzi, delicato e paziente nel suo insegnamento, grande appassionato della letteratura classica.
Tanti ragazzi di quei tempi ricordano con gratitudine quella formazione, senz’altro molto severa, ma con una connotazione educativa che è stata apprezzata nel tempo, seguendo le loro strade in Italia e all’estero. L’ideale che spingeva questi ragazzi era di “dedicare la vita a ..“ poi espressa in varie forme di dedizione secondo le diverse vocazioni di ognuno e diversi tempi di approfondimento.
Mons. Luciano Nobile mi racconta che fu mons. Nogaro, da parroco del Duomo di Udine, ad avviare le prime collaborazioni tra le parrocchie di Udine Centro con i programmi pastorali condivisi, gli incontri con i laici (forse i primi esperimenti di collaborazione pastorale). Mons. Raffaele è ricordato con grande stima sia come cofondatore con il professor Savino Pajani dei Pueri Cantores, sia per la sua predicazione molto calda e calorosa, sia per i tanti incontri di formazione e di impegno dei laici sui temi del Concilio Vaticano II. Grande appassionato di letteratura arricchiva le sue omelie di riferimenti ai classici.
Caro don Raffaele gli auguri di buon compleanno glieli facciamo con le parole di grande stima di don Livio Carlino che è stato suo (giovane) collaboratore quando era parroco del Duomo di Udine “Tu ses un bon predi … sotto la sua guida abbiamo cercato di dare una identità alla parrocchia del Duomo lavorando con i giovani, con il catechismo, promuovendo la Messa parrocchiale, ma ricordo le sue predicazioni nella Chiesa della Purità, sempre affollare per ascoltare le sue omelie che Mons. Raffaele preparava con molta cura ed erano un forte momento per riflettere sulla Parola di Dio”. L’uomo di oggi cercatore di senso?
Da Mons. Nobile e Mons. Carlino, ho capito che don Raffaele studia molto, legge, riflette sulle vicende, alla luce del Vangelo … e questo è un atteggiamento che da lui dobbiamo imparare.