Furlan, Ricordi

In ricordo dell'eccidio del 21 febbraio 1944

di Danilo Vezzio, Fogolar Furlan, Lione, Francia

Cinque bandiere italiane davanti a un monumento francese, portate da cinque alfieri friulani, per cinque martiri italiani fucilati dai tedeschi il 21 febbraio 1944 in periferia di Parigi. Questi eroi facevano parte del gruppo di 23 partigiani di Missak Manouchian, gruppo composto da emigrati di varie nazionalità tra cui anche Rino Della Negra di Segnacco comune di Tarcento Udine.
Come mai tante bandiere?
Il presidente Macron ha deciso che Missak Manouchian entrerà, con il suo gruppo, al Pantheon di Parigi, dove riposano i grandi uomini che hanno fatto la Storia di Francia, così aveva deciso Napoleone, e nella cripta del Pantheon vi troviamo Victor Hugo, Emile Zola, Voltaire ecc. tutta gente che ha contribuito allo sviluppo dell’umanità.
Ma cosa ha fatto Rino della Negra? Niente …ha solo dato la sua vita per la libertà, assieme ai suoi amici partigiani MOI (Mano d’Opera Immigrata) Era immigrato? Certo! Era figlio di Rizieri di Segnacco, mano d’opera friulana per la Francia.
In paese la casa di nonno Patrizio sta crollando, forse già crollata, ma che importa, il nipote Rino, trova riposo fra gli Dei della Repubblica francese.
Quest’entrata al Panthéon viene esaltata da tutta la stampa e canali televisivi francesi, Mano d’Opera Immigrata, per questo, cinque alfieri friulani onorano Rino, era uno dei nostri, ha solo dato la vita per la Libertà e… per la nostra dignità!
Siamo italiani, friulani, emigrati, immigrati, certo, ma sappiamo anche dare la vita se occorre, Rino lo ha dimostrato e questo cambia tutto! Francamente val la pena di farlo sapere anche in Paese! 

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Ultimo aggiornamento: 02/05/2024 00:42