08/12/2025
Codroipo
Via San Rocco a Pozzo si accende di 70 presepi
di Pierina Gallina
A Pozzo, frazione di Codroipo, il Natale ha il profumo delle cose semplici, come il legno intagliato, colori a olio, lucine che tremano, scene di un tempo andato fatto presepio.
Lungo Via San Rocco – la strada più lunga del paese, quella che sale silenziosa verso il cimitero e la chiesetta dedicata a San Rocco – i presepi non sono addobbi, ma storie narrate da mani laboriose. Sono ben settanta, quest’anno.
Tutto iniziò ventun anni fa, davanti alla casa numero 50. Angela Pevato, sacrestana, ebbe un’idea semplice e visionaria: costruire un presepe artigianale davanti al portone, per donare alla sua via un Natale fatto di mani, tempo e condivisione. Con lei il marito Egidio Moro e il pittore Ennio Martinis (che da quattro anni non c’è più). Uno disegnava, l’altro tagliava il legno, Angela allestiva. Ogni dicembre si aggiungeva un dettaglio, un nuovo personaggio.
Poi il contagio della bellezza ha fatto il resto. Gli abitanti, gli artisti Galdino Tomini con le sue creazioni di materiali riciclati, Emiliana Candotti, ceramista, Diana D’Angela e il gruppo del Mosaico, hanno lasciato segni, idee, presepi allestiti sui davanzali, nelle nicchie delle finestre, sotto una tettoia, perfino dentro un bidone dipinto che ora profuma di poesia. Di sera si illuminano e sembrano parlare sottovoce.
Di giorno invitano a rallentare. Quest’anno, tra i tanti, si è aggiunto l’Istituto Bearzi e la giovane Alessia Seccaspina, che ha realizzato un presepe con le conchiglie e uno nella damigiana.
Per Angela, la gioia più grande è vedere i bambini fermarsi, osservare i dettagli e chiedere il significato delle scene. ”Ma non solo i bambini – spiega – anche i grandi e sono numerosi. Sì, è così che vorrei fosse il Natale. Con meno vetrine e più stupore. Finché avrò forza, continuerò.
Intanto, quest’anno, già a ottobre ho avuto la prenotazione di un pullman da Trieste per la visita”.
Via San Rocco attende altri visitatori fino all’Epifania. E chi arriva, trova qualcosa che non si compra: un invito alla meraviglia!
