17/04/2025
Regione, Sociale
Partito il censimento delle istituzioni non profit
di Mario Passon
Il 14 marzo è iniziato il terzo Censimento permanente delle istituzioni non profit, una rilevazione multiscopo che l’Istat conduce con cadenza triennale e si conclude il 24 ottobre. Un Censimento importante per conoscere e dare il giusto valore a istituzioni, dalle grandi associazioni alle piccole realtà locali, che rappresentano una forza vitale per la crescita sociale ed economica dell’Italia e del Friuli.
Chi sono queste Istituzioni? Sono “unità giuridico-economiche di natura privata, dotate o meno di personalità giuridica, che producono beni e servizi destinabili o non destinabili alla vendita e che, in base alle leggi vigenti o a proprie norme statutarie, non hanno facoltà di distribuire, anche indirettamente, profitti o altri guadagni diversi dalla remunerazione del lavoro prestato ai soggetti che le hanno istituite o ai soci”, questa la definizione tecnica.
Sono Associazioni (riconosciute e non riconosciute), Fondazioni, Cooperative Sociali, Comitati, Organizzazioni Non Governative, Organizzazioni di volontariato, Organizzazioni non lucrative di utilità sociale (ONLUS), sono i Partiti Politici, i Sindacati, le Associazioni di categoria, gli Enti ecclesiastici civilmente riconosciuti che svolgono attività di carattere sociale, sono le imprese sociali.
In Italia quelle censite nel 2022 sono 360mila, 4,6 milioni i volontari, quasi 900mila i dipendenti. In Friuli Venezia Giulia sono 162mila le persone che in modo volontario (cioè gratuitamente) operano nelle 10.607 istituzioni non profit censite e non sono pensionati e pensionate come si potrebbe pensare, cioè persone che hanno “tempo”; 36 volontari su centro sono uomini e donne di età compresa tra 30 e i 54 anni ovvero persone occupate.
Di queste quasi 11mila Istituzioni non profit in Friuli Venezia Giulia, 3.806 hanno un orientamento mutualistico cioè orientate agli interessi e ai bisogni dei soli soci, le altre sono di pubblica utilità (o solidaristiche), dirette al benessere della collettività in generale.
Tutte sono importanti sia dal punto di vista sociale, sia economico, sia culturale perchè la loro “missione” è la Promozione e la tutela dei diritti, il Sostegno e il supporto di soggetti deboli e/o in difficoltà e anche la Cura e lo sviluppo di beni comuni.
Concentriamo la nostra attenzione sui tre più importanti settori nei quali operano queste istituzioni non profit: le Attività culturali e artistiche, le Attività sportive e le Attività ricreative e di socializzazione che rappresentano 22%, il 29% e il 21% del totale.
Dentro queste statistiche troviamo le tante Associazioni che lavorano nei nostri paesi e che ne fanno luoghi vivi, di promozione della persona ... dal canto, al teatro, dalla musica alla cultura, dallo sport alle attività della parrocchia, dall’ambiente al sociale, dai partiti ai sindacati, alla Protezione Civile … una moltitudine di persone che si impegnano gratis, che fanno dono del loro tempo ...
“Ai tant urût che tu diventasis mestri, Zanel, fi me, perceche un on ‘l à di vivi pai altris plui di dut, par che il mond al ledi indenand. Un mestri al semena, gi dà aria ai pampui per ch’a vegnin fuarz” (Celso Macor, I fucs di Belen)