06/10/2025
Bertiolo, Arte e spettacoli, Furlan
Riscoperte storia e identità al 102° Congresso della Filologica
di Redazione web
Ieri è stata una giornata storica e carica di emozione a Bertiolo, che per la prima volta ha ospitato il Congresso della Società Filologica Friulana, giunto alla 102ª edizione. L’evento, che ha riunito studiosi, autorità e cittadini, ha rappresentato per la comunità un momento di profonda riflessione sulla propria identità e sulle radici culturali del Friuli.
Al centro delle celebrazioni, l’opera monumentale “Bertiûl”, curata dal ricercatore Andrea Tilatti. Un volume di quasi settecento pagine che raccoglie i contributi di oltre quaranta autori, molti dei quali inediti, dedicati alla storia, all’arte e alle tradizioni del paese. La pubblicazione, come da consuetudine della Filologica, è un dono alla comunità che ospita il congresso: un modo concreto di ringraziare e valorizzare il territorio attraverso la ricerca e la cultura.
Il vicepresidente della Regione e assessore alla Cultura Mario Anzil ha sottolineato proprio questo spirito: “Da più di un secolo la Società Filologica Friulana è al servizio delle comunità. Anche oggi lo dimostra con un lavoro di approfondimento e restituzione del sapere che unisce la memoria alla partecipazione civile”.
L’appuntamento si è aperto nella chiesa di San Martino Vescovo, con una Santa Messa in lingua friulana, segno della vitalità della lingua e della tradizione locale. Nella cappella accanto all’altare sono tornati a risplendere gli affreschi del 1535, recentemente restaurati, che testimoniano la ricchezza artistica di Bertiolo e il legame profondo tra fede e patrimonio culturale.
Il congresso ha rappresentato per Bertiolo un’occasione di riscoperta e orgoglio identitario. Come ha ricordato la sindaca Eleonora Viscardis, gli ultimi scavi archeologici hanno portato alla luce una necropoli altomedievale, confermando l’antichità e la vitalità della comunità locale. «Già allora Bertiolo era un centro vivo e probabilmente prospero. Abbiamo voluto dare risalto anche all’ambiente delle risorgive e al borgo di Sterpo, dove si trova un albero monumentale di quasi 600 anni», ha aggiunto.
Il congresso, aperto da un momento musicale, ha unito cultura, storia e senso di appartenenza. Il presidente della Filologica, Federico Vicario, ha ricordato che «questi momenti sono preziosi perché permettono a una comunità di stringersi intorno alla propria storia e identità».
A conclusione della giornata, la sindaca Viscardis ha espresso profonda gratitudine: «Il 5 ottobre resterà negli annali di Bertiolo come una giornata memorabile. È il coronamento di un lavoro di oltre tre anni, che ha portato alla realizzazione del numero unico “Bertiûl” e a una rinnovata consapevolezza delle nostre radici. Ringrazio la Società Filologica Friulana per l’impegno costante nel tutelare e promuovere l’identità del nostro Friuli e di tutti i Friulani».
Un congresso che ha unito ricerca, cultura e comunità, restituendo a Bertiolo la consapevolezza di essere parte viva della storia e dell’anima del Friuli.